Bonus ristoranti, il contributo a fondo perduto per la filiera può essere richiesto. Dopo tre mesi dal varo delle novità con il decreto agosto, si sblocca il ristoro per una delle categorie più colpite dalla crisi sanitaria. L’importo potrà arrivare fino a 10.000 euro.
Il contributo di ristoro andrà da 1.000 a 10.000 euro, e sarà riconosciuto non solo ai ristoranti, ma anche alle mense, agriturismi, alberghi e ai titolari di partita IVA che effettuano catering continuativi su base contrattuale e per eventi.
L’importo riconosciuto a ristoranti, alberghi, agriturismi e catering dovrà essere utilizzato per l’acquisto di prodotti agroalimentari e vitivinicoli anche Dop e Igp.
Il contributo a fondo perduto per il settore della ristorazione, introdotto dal decreto agosto e poi modificato dalla legge di conversione, è pronto all’avvio e finanzierà gli acquisti effettuati dal 14 agosto 2020.
Il bonus sarà quindi “retroattivo”, anche per coprire la quota di spesa sostenuta nel periodo di stallo della misura. I Si estende la platea dei beneficiari del bonus a fondo perduto. I 600 milioni di euro stanziati saranno destinati alle imprese registrate con i seguenti codici ATECO prevalenti:
56.10.11 (ristorazione con somministrazione),
56.29.10 (mense),
56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale),
56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole),
56.21.00 (catering per eventi, banqueting),
limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo, 55.10.00 (alberghi).
Resta il requisito del calo di fatturato, parametro primario da considerare. Per il contributo a fondo perduto, sarà necessario verificare che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019.
Per i soggetti che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019 non valgono i limiti di fatturato indicati nel periodo precedente.
La legge di conversione del decreto agosto ha inoltre inasprito la disciplina sanzionatoria prevista nel caso di indebita fruizione del contributo a fondo perduto.
Salvo che il fatto costituisca reato, l’indebita percezione del contributo, oltre a comportare il recupero dello stesso, è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del contributo non spettante.
l decreto attuativo per la definizione di requisiti e modalità di accesso al fondo perduto, approvato dalla Conferenza Stato Regioni del 16 ottobre 2020, era atteso entro la metà del mese di settembre.
L’importo del contributo a fondo perduto andrà da un minimo di 1.000 euro e fino ad un massimo di 10.000 euro. Il pagamento verrà effettuato per il 90% come anticipo rispetto a quanto indicato in domanda e successivamente, dopo la presentazione delle quietanze di pagamento, verrà corrisposto il restante 10%.
Ricordiamo che dal 15 novembre e fino al 28 novembre p.v. potranno essere presentate le domande per accedere al contributo a fondo perduto dedicato alla filiera della ristorazione collegandosi al portale della ristorazione, ovvero, recandosi da domani, lunedì 16 novembre, negli orari di sportello, presso gli Uffici postali.
Fondo Ristorazione – come fare domanda
Il MIPAAF ha messo a disposizione un’apposita pagina dedicata Pagina Dedicata nella quale poter rinvenire tutte le informazioni utili per accedere al ristoro di cui l’art. 58 del D.L. n. 104/2020 c.d. “Agosto”, convertito con modificazioni dalla Legge n. 126/2020. Il contributo (ammontare massimo per ogni beneficiario pari a euro 10.000) sarà erogato fino ad esaurimento delle risorse stanziate (600 milioni di euro), e che nel caso in cui il totale delle misure richieste ecceda le risorse disponibili, si procederà alla determinazione del contributo in misura percentualmente proporzionale agli acquisti documentati. In altri termini, presumibilmente, si è voluto arginare il fenomeno del c.d. “Click-day”, che ha già negativamente caratterizzato altre misure di sostegno economico varate negli ultimi mesi.
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