ORVIETO – E’ stato intitolato a Emanuele Petri, Sovrintendente della Polizia di Stato, Medaglia d’Oro al Valore Civile, ucciso il 2 marzo del 2003 poco dopo la fermata alla stazione di Camucia-Cortona nell’adempimento del proprio dovere, il piazzale dell’Istituto di Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico del Polo Scolastico di Ciconia in Via dei Tigli.
La cerimonia di intitolazione, promossa per iniziativa del Sindacato Nazionale di Polizia CO.I.S.P, si è svolta nel piazzale del Polo Scolastico (di proprietà della Provincia di Terni) venerdì 16 ottobre alle ore 11.
Hanno partecipato i familiari di Emanuele Petri, la moglie Alma Broccolini e il fratello, Leopoldo Petri, don Stefano Puri, vicario del vescovo di Orvieto-Todi, il capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli, il Questore della Provincia di Terni Roberto Massucci.
E poi ancora, il prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, il vice presidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, il presidente dell’Assemblea Legislativa Marco Squarta e ancora il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani.
Molte anche le autorità istituzionali con i rispettivi Gonfaloni, i rappresentanti del Sindacato Nazionale di Polizia CO.I.S.P., tra cui il segretario generale, Domenico Pianese, e il segretario nazionale, Stefano Spagnoli, le rappresentanze delle Scuole Superiori e un paio di studenti che sono intervenuti con una loro riflessione sul senso della giornata. I partecipanti sono stati accolti dalle note dell’Inno d’Italia suonato dalla Fanfara della Polizia di Stato e, dopo il saluto iniziale del Segretario Generale e del Segretario Nazionale del COISP, Domenico Pianese e Stefano Spagnoli, hanno preso la parola il Sindaco di Orvieto, il Prefetto della Provincia, il Questore di Terni, il Presidente Provincia di Terni e il Vice Presidente della Regione, seguiti dall’intervento finale del Capo della Polizia, al quale il pittore Ercole Furia ha donato una sua opera appositamente realizzata per l’evento.
Al suo arrivo ad Orvieto, in prima mattinata, il Prefetto Gabrielli aveva visitato il centro cittadino, sostando davanti al Duomo, per raggiungere a piedi il Commissariato di Pubblica Sicurezza, diretto dal Vice Questore Antonello Calderini, dove ha incontrato tutti i poliziotti in servizio nella città, ai quali ha rinnovato il suo apprezzamento per il loro impegno, ricordando loro il significato del loro lavoro: “Noi esistiamo soltanto perché siamo al servizio delle comunità la cui sicurezza ci è stata affidata”.
“Emanuele Petri rappresenta il simbolo della lotta al terrorismo e della sua sconfitta ed è un esempio per le giovani generazioni in cerca di valori, confronto e senso di appartenenza che non possono trovare sui social network” è intervenuto il presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi.
“Questo luogo, dove è stata issata la stele in sua memoria – ha detto – è un’area di passaggio verso il parco urbano ed è un monito costante ai giovani che hanno avuto la fortuna di non vivere quei terribili anni di piombo, ma è anche luogo simbolico per eccellenza perché Petri rappresenta idealmente la difesa della democrazia e delle libertà civili che lui, con il suo sacrificio, ha difeso strenuamente fino a perderne la vita. Tanti dopo di lui hanno deciso di entrare nelle forze dell’ordine per proseguire quel percorso e continuare quell’impegno.
Anche per questo – ha aggiunto il presidente – i miei profondi ringraziamenti vanno al capo della polizia, prefetto Franco Gabrielli, che ultimamente è stato molto presente da noi, al questore di Terni Roberto Massucci e a tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine che sono state sempre molto vicine a noi sia per i problemi della pandemia che per gli episodi di cronaca che recentemente hanno visto Terni involontaria protagonista”.
Il presidente, ringraziando anche il Consiglio provinciale per la condivisione unanime dell’iniziativa, ha poi sottolineato la completa sintonia con il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, per l’intitolazione del piazzale e ha ringraziato sentitamente la moglie di Emanuele Petri, Anna Broccolini, e il fratello Leopoldo. “La loro presenza ci onora e ci ricorda la grande figura di Emanuele, uomo che il giorno del suo assassinio non doveva nemmeno essere al lavoro ma decise di cambiare turno per stare vicino ad un collega gravemente malato. Questa è la grandezza dell’uomo e il simbolo per le generazioni a venire”, ha concluso il presidente.
Alla memoria di Emanuele Petri, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi conferì alla moglie la Medaglia d’Oro al Valore Civile. Il suo sacrificio viene ancora ricordato in tutta Italia e in Umbria con varie iniziative e intitolazioni. Ad Orvieto, il Consiglio Comunale approvò all’unanimità, il 5 giugno 2017, una mozione che impegnava l’Amministrazione Comunale ad attivarsi per ricordare la memoria di Emanuele Petri e mantenere vivo il ricordo di chi sacrifica la propria vita per difendere la sicurezza della collettività assumendo iniziative volte a diffondere la cultura della legalità e dei valori civili tra le nuove generazioni.
Anche la Provincia di Terni, proprietaria dell’area, a febbraio scorso aveva approvato una delibera a tal fine.