“Sono già 70 i milioni di euro pagati da gennaio ad oggi alle imprese agricole umbre e altri 6 milioni sono in fase di liquidazione da parte di Agea: un risultato importante dell’impegno ad accelerare i pagamenti del Programma di sviluppo rurale, utilizzarne nella maniera più efficace tutte le risorse disponibili e garantire liquidità e supporto alle nostre imprese per fronteggiare le difficoltà legate all’emergenza sanitaria. A questo si aggiunge l’impegno assunto con i quattro ‘cantieri’ regionali su qualità, innovazione, digitalizzazione e semplificazione per costruire insieme prospettive di forte rilancio dell’agricoltura umbra”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Morroni, che ha riunito nella mattina di giovedì 22 ottobre in videoconferenza i componenti del Tavolo Verde, per un confronto sullo stato di attuazione e avanzamento della spesa del Programma di sviluppo rurale dell’Umbria 2014-2020 e sui prossimi provvedimenti, fra cui l’attivazione di un bando che incentiva la costituzione di una filiera corta nel settore olivicolo.
“La Regione Umbria – ha detto Morroni – dal 2015 ad oggi ha già liquidato circa il 52% dei 928,5 milioni assegnati, un risultato superiore alla media nazionale dei Psr, e ne ha impegnati oltre il 92 per cento, con scelte qualificanti per la nostra agricoltura. Entro la fine del 2020 completeremo gli impegni, destinando i restanti 51,5 milioni di euro a nuovi bandi e allo scorrimento di graduatorie per soddisfare il maggior numero di domande non ancora finanziate che riguardano misure significative, quali lo sviluppo delle filiere, la creazione e lo sviluppo di agriturismi, il sostegno ai giovani agricoltori alle quali abbiamo dato nuovo impulso anche grazie alla modifica del piano finanziario del Psr recentemente approvata dalla Commissione Europea, con cui sono stati riallocati 36 milioni di euro”.
Nel corso della riunione, particolare attenzione è stata dedicata al bando per il settore olivicolo. “Segna l’inizio di una svolta – ha rimarcato l’assessore Morroni – per far compiere, attraverso l’aggregazione fra imprese e la valorizzazione di uno degli straordinari giacimenti dell’Umbria, ricca qual è di cultivar autoctone di grande pregio, quel salto di qualità necessario al settore affinché sia capace di imporsi sui mercati nazionali e internazionali. L’obiettivo finale – ha aggiunto -è quello di arrivare alla costituzione di un consorzio umbro dei produttori e, se in questa prima fase sosterremo con circa 5,1 milioni di euro gli investimenti per aumentare la produzione dell’olio di qualità e per i frantoi, nei prossimi anni le risorse saranno incrementate”.
“È uno sforzo che chiediamo al settore – ha affermato– , ma anche una grande opportunità per il futuro dell’economia, facendo leva sulle potenzialità e le eccellenze di cui l’Umbria dispone”.
Riguardo all’avanzamento del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, sono stati presentati alcuni dati significativi. Dal 2015 ad oggi sono stati emanati 94 bandi, per 69 tipologie d’intervento, in attuazione di tutte le misure, che saliranno ad oltre 100 entro la fine del 2020 per accelerare e completare gli impegni di spesa. Le domande pagate sfiorano le 70mila (68.892).
Per la misura straordinaria con cui sono stati destinati 7 milioni di euro a favore del settore agrituristico, uno dei più colpiti dalla crisi generata dalla pandemia sanitaria, sono state presentate ben 1047 domande su una platea potenziale di circa 1400 beneficiari. “Con questo bando – ha sottolineato l’assessore Morroni – hanno trovato una prima concreta applicazione le linee guida alle quali stiamo lavorando nei ‘cantieri’ su semplificazione e digitalizzazione. Si tratta di un bando ‘dematerializzato’, con iter più semplice e celere. Gli indennizzi una tantum, per un massimo di 7mila euro, saranno pagati entro giugno del prossimo anno”.
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