ORVIETO – La Giunta Comunale ha approvato l’Accordo di collaborazione tra la Regione Umbria e il Comune di Orvieto, capofila della Zona Sociale n. 12, finalizzato all’attuazione delle azioni a valere sull’Asse II “Inclusione sociale e lotta alla povertà” del POR FSE – Umbria 2014-2020.
Si tratta delle azioni di cui agli indirizzi stabiliti nella DGR n. 845/2020, riguardanti il Piano straordinario di contrasto alla povertà emergenza Covid-19 da attuarsi su scala territoriale per le quali la Regione Umbria ha attribuito risorse per complessivi 155.200,84 Euro che saranno erogate a partire dalla stipula del citato Accordo di collaborazione tra la Regione e il Comune capofila della Zona Sociale dell’Orvietano. I relativi bandi saranno pubblicati nelle prossime settimane.
“Le misure di contrasto all’emergenza sanitaria da COVID-19 che ha comportato nei mesi scorsi la completa interruzione delle attività produttive – afferma l’Assessore alle Politiche Sociali, Angela Maria Sartini – hanno prodotto nell’immediato una forte domanda di protezione sociale; in questo senso sono state incrementate le risorse dei Fondi sociali finalizzate al rafforzamento di interventi territoriali innovativi, in grado di favorire il sostegno della famiglia, della non autosufficienza e della disabilità.
Nello specifico le misure ‘Noinsieme’, ‘Family Tech’ e ‘Attività sociali per le persone con disabilità’, sono i tre interventi che la Giunta regionale, ha stabilito di finanziare con oltre 3 milioni 732 mila euro, per andare incontro alle necessità della popolazione maggiormente esposta ai rischi economici e sociali prodotti dall’emergenza epidemiologica”.
“L’emergenza sanitaria – aggiunge – ha innescato, infatti, molte problematiche sociali anche nel nostro territorio dove si registra, come in tutta la regione e nel resto del paese, un aumento della vulnerabilità delle famiglie e delle persone fragili. Sono molti i nuclei familiari che, accanto a una riduzione del reddito, subiscono un notevole aumento dei carichi di cura dei familiari non autonomi al quale spesso si affianca anche la criticità di non poter provvedere adeguatamente alle esigenze formative dei ragazzi in età scolare fortemente colpiti dalla difficoltà di seguire lezioni attraverso la Didattica a distanza”. “Con queste tre misure, che implementano quelle già emanate nei mesi precedenti – conclude – si conferma l’impegno delle Istituzioni verso tutte le categorie di cittadini fortemente provate dallo stato di emergenza in atto”.
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In dettaglio si tratta degli interventi per la promozione dell’inclusione sociale e la lotta alla povertà:
– “Noinsieme” – € 118.938,14
L’intervento ha lo scopo di sostenere il reddito per le persone che si trovano in difficoltà socio economiche, anche a seguito dell’emergenza Covid-19, mediante l’erogazione di buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari e medicinali (importo massimo erogabile € 2.400,00) e interventi di sostegno al reddito per il pagamento di utenze domestiche (importo massimo € 300,00).
Tale azione si completa, con un’attività di ascolto ed accompagnamento dei soggetti destinatari del contributo al fine di promuovere un percorso di inclusione sociale.
– “Family tech” – € 22.734,21
La misura riguarda: attività sociali, socio-educative, ludico-ricreative a distanza e la strumentazione per la realizzazione delle attività.
L’espandersi dell’epidemia Covid-19 ha comportato l’adozione di una serie di misure restrittive nei confronti dei cittadini comportando la messa in atto di nuove modalità di erogazione dei servizi facendo ricorso a modalità a distanza, con la conseguente necessità da parte delle famiglie di dotarsi di apparecchiature e di strumentazione informatica (ad esempio pc portatili, software ecc.) e di connessioni ad internet sostenendone i relativi costi. Questo repentino cambiamento, determinato ha di fatto accentuato situazioni di disuguaglianza tra le famiglie, anche generato dal forte divario digitale (c.d. digital divide) che le caratterizza. Un divario digitale da ricondurre, in parte, a fattori generazionali e, in parte, a fattori sociali ed economici, aggravati quest’ultimi dalla sopraggiunta emergenza epidemiologica. Dato il perdurare della situazione emergenziale l’ intervento è finalizzato, peratnto, a ridurre le disuguaglianze tra le famiglie nell’accesso a servizi socio-educativi, ludico-ricreativi e socio assistenziali erogati in modalità a distanza attraverso un sostegno economico per l’acquisto o il noleggio di strumenti tecnologici. Si prevede l’erogazione di un contributo a copertura dei costi che le famiglie sostenuti, purché non finanziati con altre misure adottate per fronteggiare l’emergenza.
– “Attività sociali per le persone con disabilità” – € 13.528,49
L’epidemia Covid-19 ha accentuato i rischi di isolamento e di esclusione sociale delle persone con disabilità, che sono maggiormente esposte a situazioni di disagio. Le restrizioni alla mobilità e il distanziamento sociale hanno determinato effetti negativi sulla loro capacità di autodeterminazione e sulle dinamiche di inclusione sociale, con conseguente notevole aumento dei carichi di cura gravanti sulle famiglie.
Di qui l’esigenza di sostenere e realizzare per le persone con disabilità attività finalizzate a facilitare le relazioni umane e il benessere psico-fisico per prevenire il disagio e per colmare il vuoto di relazioni attraverso interventi di sostegno alla ripresa di attività socio-educative e socio-ricreative finalizzate a favorire e potenziare l’inclusione sociale, anche scolastica, dei soggetti con disabilità (minori e adulti) sostenendo quindi le famiglie nelle responsabilità di cura.
Sono previste attività da svolgersi in modalità a distanza o, comunque nel rispetto delle regole di distanziamento, igiene e protezione dettate dalla normativa in vigore per il contenimento del contagio, a domicilio o anche in luoghi aperti, singolarmente o in piccoli gruppi di due o tre persone, avvalendosi di operatori adeguatamente formati.
Gli interventi rivolti a persone con disabilità residenti nei comuni della Zona sociale verranno personalizzati medianti progetti individuali elaborati in base alle caratteristiche delle persone, delle famiglie, delle indicazioni dei Servizi specialistici della Asl, della scuola e delle risorse del territorio. Essi riguarderanno: l’assistenza domiciliare con finalità educativa ed assistenziale da attuare sia nel periodo estivo e durante ulteriori ed eventuali periodi di interruzione delle attività scolastiche, laboratori per piccoli gruppi e servizio per l’integrazione scolastica in favore di minori con disabilità sulla base della richiesta formulata dalla scuola di appartenenza e della valutazione dell’unità multidisciplinare di valutazione dell’età evolutiva della USL Umbria 2.