di Renato Piscini
Partendo dal concetto che il politico è un costruttore con sguardo ampio, anche al di là del presente, è l’ora di trovarlo a qualsiasi costo a livello nazionale, regionale e locale. Tutti sono spaventati, gli astanti, per un sua possibile comparsa, in quanto vanificherebbe le loro posizioni ma non c’è alternativa .
La nostra spada di Damocle è il fallimento che ha una molteplicità di aspetti nel mondo attuale che coinvolge politica, società, cultura oltre gli stessi individui, tutti noi.
Si tratta di cambiare il senso e la natura della società per l’invenzione di un nuovo mondo.
E’ l’ora della sfida più difficil , bisogna moltiplicare l’ingegno per immaginare tale futuro, e non è certo un laboratorio che risolve la cosa ma la scelta. Infatti ci sono uomini o donne in grado di farlo, arretrando egoismi, tattiche e mantenimento del potere fine a se stesso, senza guardarsi indietro, perchè cosi si imprigiona la creatività, moltiplicando invece l’ingegno restando noi stessi. Senza un nuovo slancio visionario potremmo distruggere la nostra civiltà. Magari reinventando i ceti sociali o rivalutando alcuni in un nuovo ordine sociale nella fratellanza.
Dobbiamo procedere verso l’uscita dalla crisi, essendoci ancora dentro, rendendo i nostri comportamenti razionali, irrituali, consoni e conviventi col negativo, sola forma possibile per un riscatto sociale e individuale; demonizzando l’incompetenza di molti o di pochi per il bene comune.
Un profeta da respingere o amare sicuramente, amante della vita ma anche certo di rischiarla ogni giorno per il bene di tutti,pronto al fare e non a dare lezioni. Comunque sempre attenti al LUPO!