Un progetto di inclusione sociale rivolto a giovani disoccupati con disabilità, di età compresa tra 18 e 35 anni, con l’obiettivo di promuovere le pari opportunità e rafforzare le capacità personali e di ri-attivazione nel tessuto sociale. Questo è “Itinerari di inclusione sulla Via Francigena”, progetto della Cooperativa Sociale Alicenova e la Fondazione Oltre Noi onlus e finanziato dalla Regione Lazio con i Fondi Sociali Europei.
Si tratta di un corso di formazione, orientamento e avvicinamento al mondo del lavoro, della durata di 600 ore e per 15 persone, che prevede attività formative specifiche di sostegno alla persona. Tali attività si svolgeranno principalmente presso S’osteria 38, struttura turistica di Acquapendente gestita da Alicenova e nel territorio interessato dalla Via Francigena, in particolare nel tratto che va da Acquapendente a Vetralla. Il progetto, tenuto conto della crescente prospettiva turistica territoriale, favorisce infatti un percorso di acquisizione e di esercizio di competenze legato all’ambito del turismo.
Le attività formative previste sono cucina tradizionale, gestione dei servizi alberghieri, lingua inglese, promozione turistica, conoscenza e mappatura della Via Francigena. Oltre alla parte formativa, il percorso prevede un orientatore del lavoro e un’attività di sostegno psicologico in favore delle potenzialità dei beneficiari e delle loro famiglie. “La filosofia – spiegano i responsabili del progetto – è quella di attivare un circolo virtuoso di inclusione sociale e lavorativa: valorizzare le persone valorizzando i territori, e viceversa.
Le azioni che saranno messe in campo promuovono una nuova cultura che valorizza il giovane disabile nelle sue potenzialità e nel suo ruolo attivo all’interno della società, superando la logica dell’assistenzialismo. Quindi, come persona che contribuisce a tutti gli effetti allo sviluppo della comunità di cui è cittadino”.
Per favorire la partecipazione in autonomia è prevista un’indennità di rimborso. Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di promuovere sul territorio l’innovazione sociale sul tema del disability e diversity management, nella cornice dei servizi turistici e di ospitalità. È stato quindi ideato un partenariato per costruire un’ampia sensibilizzazione territoriale, coinvolgendo diversi soggetti del territorio quali ASL, comuni, associazioni di volontariato, centri per l’impiego e imprese.
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