ORVIETO – Quella di Nicola Bracaccia, nato a Orvieto e residente a Porano, è una storia particolare, ricoverato a 16 anni nel nosocomio romano Bambino Gesù di Polidoro, ha lottato con tutta la sua fragile forza di sedicenne per superare una serie di complicazioni avvenute dopo un intervento al cuore.
In quel duro periodo oltre alla sua forza sorretta dalla vicinanza della famiglia, Nicola ha incontrato anche il sorriso di Papa Francesco durante una sua visita ai 120 pazienti dell’ospedale.
Ora Nicola ha 19 anni, sono passati 3 anni da quel difficile momento, e porta avanti con pervicacia la sua passione per la musica operando nel settore come Dj/produttore con lo pseudonimo di SoNick.
“Ho finito da poco il liceo Scientifico – dice Nicola – e ora studio musica elettronica e composizione al Saint louis College di Roma. All’età di 16 anni un intervento al cuore andato male mi riduce in fin di vita. Ci è voluto un anno e qualche meseper ritornare quello di prima. E tutto anche grazie alla musica, unico mio mezzo per sfogarmi in quei maledetti mesi.
La mia storia, sicuramente, mi ha aiutato molto a farmi conoscere nell’Orvietano, la gente ha cominciato a credere in me, primo fra tutti Mirko Schiavo al tempo uno degli organizzatori del Festival Dello Studente, dove infatti mi sono esibito proprio appena uscito dall’ospedale e per questo lo ringrazio ancora oggi”.
Per Nicola come per altri ragazzi orvietani che si occupano di musica una piazza come quella di Orvieto, che è stata soprattutto anni addietro una ricca fucina per talenti locali, oggi risulta abbastanza problematica soprattutto per lo spettro del Covid che incombe come una minaccia anche su un settore fatto di convivialità e aggregazione, come quello della musica. Ma la forza di Nicola lo porta a proseguire a testa alta, fiducioso che passata tragedia pandemica si possa tornare a festeggiare.
“Sono molto giovane – sottolinea Nicola – e vorrei crearmi un pubblico più ampio, magari crearli io questi grandi festival, fare parte della direzione artistica, insomma mettermi in gioco per dare una ventata di vitalità che da tempo secondo me manca. Ora come ora ovviamente con la minaccia del virus Covid-19 tutto questo non sarà possibile, ma chissà magari quando si potrà festeggiare la fine di questo periodo storico potremmo farlo in grande, magari con grandi ospiti, band e musicisti da ogni dove, sarebbe un sogno, il mio sogno, che si avvera”.
“Orvieto è una realtà che ha molto da offrire – conclude Nicola – ma in questo momento più che mai, con le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, il nostro settore sta soffrendo parecchio. Noi stringiamo i denti sperando che presta si possa ritornare a vivere la notte come prima”. (Valentino Saccà)
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