ORVIETO – Orvietana di nascita e figlia di insegnanti, Eloisa Manciati resta una figura fondamentale del movimento culturale, e in particolar modo femminista, della città in cui è nata e vissuta. Dopo una laurea in Lettere moderne presso la Sapienza di Roma, viene assunta dalla Regione Umbria come archivista per un progetto di riordino del sistema bibliotecario.
Inizia nella sua vita un percorso lavorativo complesso che la vede, nel corso degli anni, rivestire diversi ruoli nei settori culturale e sociale all’interno del Comune di Orvieto, per riportarla poi negli ultimi cinque a svolgere di nuovo quel lavoro bibliotecario degli inizi, fino al momento della sua scomparsa, il 28 giugno 2006.
“A partire dalla metà degli anni Settanta Eloisa era entrata a far parte del Collettivo Femminista Orvietano che coagulava intorno a sé un nutrito e vivace gruppo di giovani donne e studentesse, intrattenendo un rapporto con le sedi romane e le riviste del movimento femminista; si portavano avanti in quegli anni a Orvieto istanze e pratiche legate all’autocoscienza, all’educazione sessuale e ai nascenti consultori, al principio dell’autodeterminazione delle donne e ai rapporti con la politica, che condussero molte a scelte separatiste“. E’ quanto traspare dalle note biografiche a cura di Loretta Fuccello (Il Filo di Eloisa).
“Dagli anni Ottanta, – prosegue la nota della Fuccello – nella nuova fase della nascita del pensiero della differenza, Eloisa è presenza assidua e soggetto vivo e creativo all’interno del Centro Culturale Virginia Woolf di Roma; entra in contatto con la Libreria delle donne di Milano, con la Comunità filosofica di donne Diotima di Verona, con le donne di Bologna e di Venezia, scandagliando la nuova realtà della relazione e della pratica politica delle donne con sguardo acuto, curiosità intellettuale e partecipazione intensissima”.
Eloisa è stata una donna dal pensiero libero e forte, un autentico punto di riferimento culturale, ideologico e umano per le donne e per la città di Orvieto tutta. Ha sostenuto e portato avanti con impegno e determinazione il proprio pensiero, spesso scontrandosi con una visione non ancora liberata dalle pastoie maschiliste. Una figura di donna combattiva e moderna omaggiata nel 2007, dopo un anno dalla sua scomparsa, durante la sesta edizione di “Venti ascensionali“.
Sempre nel 2007 nasce “Il filo di Eloisa – Associazione Eloisa Manciati” è un’associazione di volontariato costituita a Orvieto il 7 marzo 2007 per ricordare la figura di Eloisa Manciati. L’associazione è dunque sorta per volontà e desiderio di donne e uomini che desiderano mantenere vivo nel tempo il ricordo della colta e appassionata Eloisa. “Eloisa Manciati è stata la prima persona che, a Orvieto, mi ha introdotto nella vita pulsante della città, – ricorda Laura Ricci (Il Filo di Eloisa) – quando da Roma mi sono trasferita qui con la mia famiglia. Quasi trent’anni fa”. “Da allora – prosegue Ricci – sono state moltissime le iniziative, le conferenze, i seminari, i laboratori, le letture, i percorsi culturali e personali che nel tempo Eloisa mi ha proposto. Con quell’eccesso, quella passione e quel critico entusiasmo che la distinguevano, certo trovando terreno favorevole nei miei percorsi e nelle mie pratiche di vita, nelle mie scelte e nelle mie curiosità culturali e intellettuali”.
(Valentino Saccà)