di Renato Piscini
Conoscenza frammentaria, informazioni distorte, vita sociale ingarbugliata, sono le nostre ombre nere.
Il salto da fare è appunto tornare a sognare, immaginare, programmare con la testa. Questo vale nel lavoro, nelle amministrazioni, nella scuola ma soprattutto in politica.
Caduti i partiti di una volta ci si è racchiusi in un ginepraio di fake news, di soloni improvvisati, di seconde file e tutto questo ci ha condotto nel purgatorio o resi addirittura stupidi!
Si è verificato un regresso cognitivo di massa proprio in un momento di necessità di aprire un nuovo percorso per l’economia e per ridare un senso al nuovo secolo in verità, dal punto di vista culturale, mai nato.
Lo vediamo nella politica quanto mai povera di veri politici all’altezza della situazione, come nelle amministrazioni, alle prese con minori finanze ma al coltempo guidate da impreparati maneger (o politici), nelle aziende, una volta decedute le vecchie generazioni, che arrancano nell’impresa e per lungimiranza e per mancanza di visione.
La scuola oramai in preda ad un disordine morale e culturale scollegandosi quindi con la società. Società alla deriva per mancata programmazione, mancata conoscenza della storia, mancata visione del futuro, mancata solidarietà, insomma in standby.
Frenare la deriva politica è la prima cosa, rivedendo il metodo nelle scelte degli uomini e delle donne che ci guidano e guideranno in un ottica completamente diversa e seriamente selettiva. La progressiva dismissione di intelligenza si riscontra oramai nella scuola, nell’economia, nella società civile ivi comprese le gestioni amministrative.
Nuovi strumenti e modelle economici e culturali riaccendano il cammino di questa società oramai al bivio tra un regresso irreversibile e una nuova via. L’immaginario comune non si è ancora reso conto del pericolo che stiamo correndo, senza una bussola o uomini di alto livello ci dobbiamo aggrappare al superamento della spada di Damocle del virus da parte del mondo scientifico contemporaneamente aggrappandoci ai ricovery fund sperando non sia un fallimento. Infine non trascurando la salvaguardia dell’ambiente, altro ostacolo ad una nuova via possibile. Il nostro futuro solo in un mondo, ome ci ha ricordato ad hora il Papa Francesco,
tra fratelli in una crescita con equità.