La Festa della Madonna Addolorata di Allerona Scalo che, nel 2020, sulla scia della pandemia, poteva lasciare anche il paese trafitto dalla bruttezza di questo momento storico si è trasformata, invero, in un momento di felice coinvolgimento di tutti i cittadini.
Così, Lucia Pistucchia e don Eugenio Campini hanno appassionato il paese chiedendo di tappezzare le vie di bandierine. Cittadini e Comitato Festeggiamenti si sono prodigati fino all’ultimo per rendere straordinariamente bello un momento che poteva essere triste e forse incomprensibile.
Allerona Scalo è, come ha sempre sottolineato don Eugenio Campini, “un paese solidale capace di creare una meravigliosa interdipendenza delle realtà nonostante le diversità” ed è quanto avvenuto in occasione di questa festa che, nonostante tutto, ha lasciato il segno coinvolgendo e commuovendo.
Nella serata di sabato 12 settembre la statua della Madonna Addolorata, a sorpresa, ha percorso su una jeep tutte le vie del paese e la messa, presieduta da monsignor Flavio Pace, sottosegretario della Congregazione per le Chiese Orientali del Vaticano, è stata suggellata da una ricca riflessione per la comunità evidenziando che il perdono deve sempre prevalere sull’odio e il rancore.
Nella mattina di domenica 13 settembre il vescovo, monsignor Gualtiero Sigismondi, ha presieduto la messa solenne alla presenza, tra gli altri, di Gianfelice Bellesini, presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto, del sindaco di Allerona, Sauro Basili, e del sindaco di Castel Viscardo, Daniele Longaroni. Anche quest’anno, il cielo di Allerona Scalo si è costellato dell’impegno di quanti, lasciandosi coinvolgere senza polemizzare, hanno dimostrato amore per la propria comunità. (Antonio Ruina)
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