di Pasquale Di Paola
Una delle novità del prossimo Anno Scolastico 2020/21 per le scuole del comprensorio orvietano sarà rappresentata dal “referente scolastico per Covid”. Ogni scuola dovrà nominare tale figura che avrà il compito di interfacciarsi con il Dipartimento di Prevenzione. Il referente scolastico per Covid dovrebbe essere identificato preferibilmente a livello di singola sede di struttura piuttosto che di istituti comprensivi e circoli didattici per una migliore funzionalità.
Il rapporto iss covid n. 58 indica che “il referente del DdP (ovvero il referente che ogni Asl deve istituire e che dovrà tenere i rapporti con i referenti scolastici) e il suo sostituto devono essere in grado di interfacciarsi con tutti i referenti scolastici identificati, i quali devono ricevere adeguata formazione sugli aspetti essenziali di come si trasmette questo virus, sui protocolli di prevenzione e controllo in ambito scolastico e sulle procedure di gestione dei casi covid sospetti o casi confermati”.
È ovvio e presumibile che il referente Covid debba possedere delle conoscenze di base di microbiologia, in particolare essere a conoscenza delle caratteristiche del Sars-Cov2, delle modalita’e tempistica di trasmissione del virus e della sua resistenza nell’ambiente. Tale formazione permetterà al referente Covid di attuare nel modo più coinciso possibile le misure di prevenzione e contenimento del virus. Qualora la figura del referente venga rappresentata dallo stesso dirigente scolastico, questi dovrà adoperare tali conoscenze anche in relazione all’elaborazione delle procedura specifiche che la scuola metterà in atto.
Se, invece, tale figura non coincidesse con quelle del dirigente scolastico, il referente offrirà la propria collaborazione nella realizzazione delle procedure intraprese dalla scuola, non solamente in termini di prevenzione ma anche in sede di gestione di casi sospetti o confermati di Covid-19 a scuola. Per esercitare al meglio questa duplice funzione, il referente Covid dovrà essere formato sulle corrette modalità di sanificazione “regolare e periodica” degli ambienti e sanificazione straordinaria a seguito di caso accertato, sulle corrette modalità di scelta e utilizzo DPI e sulle modalità di comunicazione sia con il caso sospetto o confermato che con il referente dell’ASL nonché con gli enti preposti (118, medici curanti ecc).
Il referente Covid interverrà ogni qualvolta un alunno presenterà una temperatura pari superiore ai 37,5 gradi o, comunque, sintomi riconducibili al covid quali uno stato di tosse persistente o i canonici sintomi di raffreddore, oppure in caso di un numero elevato di assenze in una classe. Sarà istituita in ogni edificio scolastico la Sala Covid, dove, in caso di sintomi di febbre o tosse persistente, lo studente sarà accompagnato in attesa dell’arrivo dei genitori, mentre il referente Covid avrà l’obbligo di allertare la Asl per avviare la procedura di prevista e cercherà di risalire alle frequentazioni pregresse delle ultime 48 ore dello studente.
Essenziale per contenere i contagi sarà l’osservanza rigorosa delle regole previste, concordate tra Cts, rappresentanti scolastici della sicurezza, Regioni e dirigenti scolastici. Come il distanziamento di un metro tra i banchi e di due metri tra cattedra e studenti, scontata ovviamente la distanza aggiuntiva tra i banchi per le vie di fuga previste dalle norme sulla sicurezza dalla 626. Per le attività motorie le distanze in palestra dovranno essere di due metri, e assolutamente banditi gli sport di gruppo o sport che prevedono contatto, oltre al divieto di usare gli attrezzi ginnici.
A mensa da rispettare rigorosamente il rapporto di 40 studenti per una sala di 100 mq. Laddove non potrà essere garantito tale proporzione gli studenti pranzeranno nelle classi. La ricreazione dovrà essere fatta assolutamente in classe,seduti al proprio banco,con divieto assoluto di uscire nei corridoi. I bagni dovranno essere sanificati ad ogni passaggio di alunni.
Assolutamente vietata l’attività di canto, come pure usare uno strumento musicale, sempre per il discorso sanificazione. Non si potranno usare i PC della scuola per la stessa motivazione.
E’ bandita ogni attività laboratoriale, e sarà assolutamente vietato lavorare in coppia o in gruppo. Sarà assolutamente vietato lo scambio di materiale o di giochi alla scuola dell’infanzia. Ogni verifica scritta , una volta consegnata ,sara’raccolta con i guanti dal docente che la dovrà immediatamente mettere in quarantena sigillandola per almeno 48 ore prima di poterla correggere. Tutte le superfici, comprese maniglie di porte e finestre,dovranno essere continuamente sanificate nell’arco della giornata.
Le finestre, anche in caso di pioggia o di freddo ,dovranno rimanere aperte almeno dieci minuti ogni ora per permettere il cambio aria nelle classi. Tutte norme assolutamente da applicare per provare a contenere la diffusione dei contagi. Anche perché laddove non verranno applicate ,in caso di contagio di un alunno, il dirigente scolastico e gli stessi docenti saranno chiamati a risponderne.
Infatti il contagio Covid è, in tutto e per tutto, equiparato a un infortunio sul lavoro e il dirigente scolastico riveste legalmente la figura di datore di lavoro. Ne consegue che, in caso di non scrupoloso rispetto e applicazione delle norme sopra esposte, in caso di un contagio di un alunno potrebbe prefigurarsi per il docente il reato grave di “culpa in vigilando”(art.2048 del Codice Civile), mentre per il dirigente scolastico si configurerebbe il reato, altrettanto grave, di “culpa in organizzando”.