Oltre 6.500 fotografie dai primi del ‘900 ad oggi raccolte e archiviate. Sono l’omaggio che la Camera di Commercio di Terni offre alla città e alle sue istituzioni. Le immagini tracciano un racconto unitario lungo quasi un secolo e rappresentano la storia economica documentata della città. Una selezione è racchiusa nel volume “La Camera di Commercio di Terni nella storia del suo territorio dalle origini ai giorni nostri” che mercoledì 9 settembre è stato presentato presso la Sala Conferenze dell’ente camerale ad una ampia platea di istituzioni, associazioni di categoria e imprese che non sono volute mancare all’evento.
Alla presentazione sono intervenuti Marco Venanzi, storico locale che ha contribuito alla stesura del volume, e Gianluca Perondi, del Centro Cultura d’Impresa che ha collaborato alla realizzazione del volume e il giornalista Walter Patalocco che ha coordinato il dibattito e nella pubblicazione ha ripercorso il ruolo propulsore della Camera di Commercio di Terni dagli anni Duemila. I lavori sono stati aperti dal presidente dell’ente ternano, Giuseppe Flamini, che ha posto subito l’accento sulla sfida attuale a cui è chiamata la Camera di Commercio, sulla quale pende lo spettro di un possibile commissariamento.
“Il volume che oggi presentiamo – ha detto – offre al lettore il senso vero dell’esistenza sul territorio della Camera di Commercio di Terni, evidenzia il costante impegno dell’ente nel dare supporto alle imprese e nel collaborare con le altre Istituzioni pubbliche e le Associazioni imprenditoriali portando contributi significativi, in termini di idee e risorse, per lo sviluppo del sistema economico e del tessuto sociale.
Vorrei anche qui sottolineare come una presenza autonoma della Camera di Commercio sul territorio assicura quella vicinanza, quella conoscenza dei problemi, quella responsabilità e velocità d’azione in grado di garantire alle imprese, in particolare a quelle piccole e piccolissime, il forte presidio della principale istituzione locale vocata all’economia, elemento basilare in una fase di ancor grande e persistente crisi economica dovuta anche alla pandemia ancora in atto. Anche grazie a questa pubblicazione oggi siamo tutti più consapevoli del nostro patrimonio, solo cosi possiamo difenderlo, tutelarlo e valorizzarlo”.
Per Gianluca Perondi “il patrimonio documentario e fotografico raccolto e conservato dalla Camera di commercio di Terni nei suoi oltre novant’anni di attività rappresenta una fonte di primaria importanza per la conoscenza dello sviluppo economico territoriale e della storia economica locale e nazionale”.
Lo storico locale Marco Venanzi ha fatto riferimento alla spiccata capacità di innovazione che ha nel corso degli anni contraddistinto l’operato della Camera di Commercio di Terni. “Vorrei qui citare – ha detto – l’impegno dell’ente sin dalla sua istituzione nel sostenere la cultura imprenditoriale e la nascita di nuove imprese. Determinante è stato il suo impegno per l’accaparramento delle risorse energetiche nei primi anni del ‘900 per il territorio, per la nascita della zona industriale di Maratta, sempre determinante è stato l’impegno sul filone dell’innovazione dagli anni ’30 alle sfide attuali”.
Arriva poi fin quasi ai tempi moderni l’analisi del giornalista Walter Patalocco: “Prometteva bene l’economia ternana quando si affacciò al Duemila. Stava prendendo vigore e diffondendosi il pensiero secondo cui il modello di sviluppo basato principalmente sulla grande impresa, andava in qualche modo rivisitato. Ma proposte, iniziative, opere e infrastrutture sono ancora in attesa di essere avviate, finite contro un muro di gomma.
Cosa che accadde anche per alcuni progetti avanzati e in qualche caso studiati e messi a disposizione dalla Camera di commercio di Terni, ossia da chi interpretava le esigenze del tessuto produttivo locale. Anche se quelle proposte rimasero al palo, la Camera di Commercio di Terni non si scoraggiò: continuò a battersi ed a svolgere le sue funzioni di stimolo all’innovazione. Un lavoro duro e certosino che ha determinato sicuramente una crescita delle capacità imprenditoriali ternane, chiamate ancora una volta a sostenere una sfida”.