“Leggo che i servizi SIM e SERT da via Bonaventura Cerretti sono stati trasferiti in Via del Tessitori a Bardano a causa di lavori di ristrutturazione dell’edificio in cui avevano la sede. Il trasferimento sarebbe avvenuto senza preavviso agli utenti, ma in ogni caso non ha tenuto conto del disagio che per loro, che per gran parte persone fragili e con difficoltà di spostamento autonomo, comporta raggiungere la nuova sede, essendo l’uso del mezzo di trasporto pubblico di fatto impossibile.
Sembra dunque questo un modo di gestire i servizi sanitari nel nostro territorio improntato ad improvvisazione e a modi piuttosto sbrigativi rispetto alle esigenze dei cittadini. È come se i servizi seguissero una logica burocratica del tutto slegata dalla vita reale, non solo quella delle singole persone ma quella di come una collettività è organizzata.
Un altro episodio dunque che confermerebbe una sensazione che dura da tempo, visto il modo in cui funzionano a singhiozzo o non funzionano affatto altri servizi se non con trasferimento in altre realtà della regione.
In base a tutto ciò interrogo la S.V. per sapere quanto segue:
1. Se la Direzione USL Umbria 2 ha informato la S.V. prima di assumere la decisione in questione;
2. Se in ogni caso è stata fatta una ricerca di soluzione diversa che tenesse conto delle esigenze degli utenti;
3. Se comunque, visto il danno che si sta producendo non solo agli utenti ma anche alle ragioni stesse del servizio sanitario pubblico, non ritiene di dover chiedere con fermezza alla Direzione USL Umbria 2 di rivedere la decisione assunta e ripristinare con i cittadini un rapporto di servizio e non di cosa che c’è ma non importa se utilizzabile. Chiedo la cortesia di una risposta scritta urgente”.
Franco Raimondo Barbabella,
capogruppo “Prima gli Orvietani”