Sotto il termine paesaggio sono compresi molti significati; seppure, dopo la Convenzione europea sul Paesaggio (2000), la dimensione antropica entra in modo decisamente più stabile nel concetto. Nel contesto internazionale, gli ecomusei sono sempre più considerati “Musei comunitari”, ovvero parte integrante dei processi di sviluppo locale che tendono ad unire risorse umane e patrimoniali di una determinata area.
In Italia si attende ancora una legge nazionale e manca anche una definizione univoca, rendendo così la situazione degli ecomusei complessa e poco sostenuta.
Nonostante ciò, quasi tutte le Regioni italiano hanno ormai legiferato in materia. In Umbria, la materia è stata disciplinata dalla L.R. n. 34 del 2007, che all’art. 1 recita: (cit.) […] gli ecomusei sono territori connotati da forti peculiarità storico-culturali, paesistiche ed ambientali, finalizzati ad attivare un processo dinamico di conservazione, interpretazione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale della società umbra da parte delle comunità locali […]
Pertanto, anche l’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi di Porano, accreditato presso la Regione Umbria, rappresenta quel processo che “dal basso” propone una gestione del territorio in funzione di una progettazione del futuro, ponendo l’accento sulla conservazione della memoria e del passato; caratterizzandosi per una visione del patrimonio come insieme di beni materiali e immateriali; comprendendo ambiente, paesaggio e beni culturali diffusi, con il fine ultimo della valorizzazione coniugato alla loro tutela, anche in campo educativo e formativo.
Concetti pienamente accolti da Bianca Ottaviani, studentessa poranese dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo nel Corso di Laurea in Tecnologie Alimentari ed Enologiche – DIBAF (Dipartimento per la Innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali), che ha svolto il tirocinio formativo A.A. 2019/2020 presso l’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi di Porano, trattando il tema “I MIELI PRODOTTI NELL’ECOMUSEO DEL PAESAGGIO DEGLI ETRUSCHI: definizione delle proprietà sensoriali, della stabilità e della consistenza produttiva” sotto la guida della Prof.ssa Diana de Santis.
I dati raccolti “sul campo”, soprattutto se confrontati con quelli regionali e nazionali, non solo contribuiscono ad aumentare il patrimonio del nostro ecomuseo ma forniscono informazioni significative da cui (ri)partire per un modello di sviluppo agro-socio-economico del territorio di Porano che tenga in massima considerazione la salute delle api e il loro vitale contributo alla conservazione della biodiversità, naturale e coltivata.
Colgo quindi l’occasione per ringraziare Bianca per il lavoro svolto, che spero possa rappresentare soltanto l’inizio di un’approfondita ricerca scientifica applicata al territorio nel settore specifico.
La relazione è scaricabile integralmente dal seguente LINK http://www.poranoturismo.it/wp-content/uploads/2020/09/relazione-bianca-ottaviani.pdf
dott. Mirko Pacioni, tutor del tirocinio e referente dell’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi di Porano