VITERBO – La Giornata Nazionale della Sostenibilità e della Bioeconomia, organizzata e promossa a livello nazionale dal cluster Spring con Assobiotec – Federchimica è una occasione importante per raccontare e approfondire di fronte a target diversificati, dalle famiglie alle scuole agli addetti ai lavori, le caratteristiche e opportunità offerte dall’economia circolare, nei diversi settori. L’Università della Tuscia aderisce da anni alla Giornata Nazionale, presentando le proprie competenze e coinvolgendo istituzioni al massimo livello, imprese ed esperti. L’appuntamento è il prossimo 24 settembre alle ore 14,30 http://www.unitus.it/it/dipartimento/unitus/festival-della-scienza/articolo/festival-della-scienza-2020.
Dopo gli interventi istituzionali del magnifico rettore, Stefano Ubertini, del delegato dell’Ateneo nella rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, Andrea Petroselli e del Referente per la Tuscia del Cluster Spring, Raffaele Saladino, i lavori proseguiranno con numerosi interventi tecnici. Nel primo pomeriggio, a testimoniare l’elevato livello qualitativo della giornata, si discuterà delle prospettive della Bioeconomia e dell’Economia Circolare connesse al rilancio e allo sviluppo della Regione e dell’Europa.
Con il coordinamento del professor Ruggieri, già rettore dell’Ateneo e tra gli esperti più qualificati a livello nazionale e internazionale sul tema dell’Economia Circolare, interverranno, nell’ordine, Daniele Leodori, vicepresidente della Regione Lazio e Mattia Pellegrini capo Unità waste management e secundary materials della Direzione Ambiente. In particolare Leodori affronterà il tema molto attuale del ruolo delle politiche per la sostenibilità, l’economia circolare e la bioeconomia su cui la Regione Lazio sta investendo risorse e competenze nell’ambito del piano di rilancio e sviluppo, connesso anche alla programmazione europea; le politiche e le azioni più recenti della Commissione saranno invece illustrate da Mattia Pellegrini. Una sequenza di interventi che mette insieme le competenze scientifiche, le politiche e il collegamento con l’Europa. L’insieme di tutti gli interventi consentirà di favorire la diffusione della cultura e delle azioni già attuate in tema di bioeconomia e di sostenibilità.