Era il 24 agosto alle ore 3.36 una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 distrusse la città di Amatrice. E con essa, anche le vite, insieme a molti altri, di due giovani orvietani Barbara Marinelli e Matteo Gianlorenzi sorpresi nel sonno da un cumulo di macerie, quelle dell’hotel Roma dove soggiornavano. L’intera città, allora come ora, si stringe intorno ai familiari e agli amici in un grandissimo abbraccio.
La memoria di Barbara e Matteo è viva grazie anche alle tante iniziative svolte dall’associazione 3.36 a loro dedicata. L’Amministrazione Comunale di Orvieto, proprio nel giorno del ricordo della loro morte, ha annunciato l’intitolazione del giardino di San Giovenale proprio a questi due concittadini orvietani.
La data della cerimonia di intitolazione è prevista per una delle prossime settimane, al fine di non interferire con le varie celebrazioni ufficiali programmate quest’oggi in occasione del quarto anniversario del terremoto.
“Con questo gesto – afferma il Sindaco, Roberta Tardani – diamo concretezza alla decisione unanime del Consiglio Comunale che, agli inizi di settembre del 2019, approvò all’unanimità una mozione presentata dal Consigliere, Alessio Tempesta. A quattro anni dalla loro prematura e tragica scomparsa che segnò profondamente tutta la nostra comunità – aggiunge – l’Amministrazione Comunale intende rinnovare la memoria di Barbara e Matteo con il riconoscimento di un luogo simbolo della città, situato lungo il perimetro della Rupe nel quartiere medievale di Orvieto, che affaccia su Rocca Ripesena dove, nel piccolo cimitero di quella frazione, Barbara e Matteo riposano. Un giardino pubblico, che verrà arricchito di verde, arredi ed altre infrastrutture, in cui si potranno svolgere attività ricreative, artistiche e sociali. Un luogo che favorisca l’aggregazione sociale e che, nello spirito di Barbara e Matteo, vogliamo che sia vivo e attivo così da diventare un posto fruibile ed integrato nel contesto urbano del centro storico”.