Sono trascorsi venti anni esatti dalla mattina di quel martedì 8 agosto quando, nell’ufficio del Segretario Generale del Comune, di fronte al notaio, fu costituita “per atto pubblico” la Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”. Nasceva, per volontà unanime del Consiglio Comunale, nella forma giuridica – davvero innovativa per l’epoca – della “fondazione di partecipazione”, con l’intento di favorire la collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati per realizzare le finalità statutarie di un’istituzione culturale preposta a «promuovere e realizzare attività di ricerca, di formazione, culturali ed artistiche, di elevata qualificazione scientifica, consone alla tradizione storica e civile di Orvieto ed utili allo sviluppo sociale ed economico della Città e del territorio circostante».
Nella primitiva sede di San Paolo, in via Postierla n. 20, erano attivi già il Corso di Diploma Universitario in Ingegneria delle Telecomunicazioni (DUIT) dell’Università degli Studi di Perugia (diverrà “corso di laurea” a tutti gli effetti nell’A.A. 2001-2002), la Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute dell’Università di Roma “La Sapienza” ed il Corso di Perfezionamento in Turismo Culturale e Religioso della LUMSA di Roma, con un occhio all’imminente Giubileo del Duemila.
L’atto rogato dal notaio veniva a conferire veste giuridica ad una realtà che, già dal 1998, aveva iniziato a muovere i primi passi e a produrre progetti ed attività di alta formazione.
Con il passare degli anni, il Centro Studi ha sperimentato più volte quanto sia bello ed al contempo faticoso il “cambiamento”: di sede, di gamma delle attività, di indirizzi ed obiettivi strategici, di modalità operative, di riferimenti legislativi e normativi. Da sede decentrata di corsi universitari, il Centro è gradualmente evoluto in ente accreditato presso la Regione Umbria per la formazione superiore, continua e permanente, ha esteso – già dal 2002 – il proprio ventaglio di attività ai programmi residenziali di studio rivolti agli studenti delle università statunitensi, ha contribuito alla nascita ed allo sviluppo di un centro di ricerca e formazione nei settori della salute unica e della sicurezza alimentare (CERSAL), divenuto recentemente Centro Regionale per la Salute Globale (CERSAG).
In virtù di convenzioni ed accordi di cooperazione, collabora con università ed importanti istituzioni culturali e scientifiche a livello nazionale ed internazionale, condivide idee e progetti con gli enti e le associazioni che nell’Orvietano si occupano di cultura, cura la pubblicazione del Bollettino sulla situazione economica e sociale dell’Area Orvietana, gestisce il DigiPASS Orvieto, con l’obiettivo di evolvere in una moderna istituzione che ricerchi ed ottenga le risorse necessarie da uno spettro diversificato di fonti di finanziamento, raccogliendo le sfide dei bandi nazionali ed europei e creando una rete virtuosa di coprogettazioni e collaborazioni.
Venti anni di attiva presenza nella Città ed una proiezione verso le sfide che il presente ed il futuro pongono al Centro Studi richiedono di essere celebrati degnamente, magari con una giornata di riflessione, sulla “storia” senz’altro, ma soprattutto sulle prospettive di un’istituzione formativa e culturale che, sempre di più, intende concorrere alla strategia di crescita e sviluppo di Orvieto e dell’Orvietano. Lo faremo in autunno, confidando in una situazione più favorevole, con un’iniziativa pubblica che coinvolga la Città e tutti i nostri numerosi interlocutori. (Stefano Talamoni)
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