di Fabio Giovannella
e Stefano Moretti
In un giorno per noi importante abbiamo voluto ricordare i defunti eccellenti della nostra città, rivolgere anche un pensiero ai malati che si trovano in condizione più o menocritica…
Il primo a dover essere ricordato è il Casermone che ai suoi tempi d’oro ospitava migliaia di militari. Le sue spoglie sono ancora lì a futura memoria di così illustre passato.
Un pensiero doveroso va anche alla Asl estinta da tempo che ha lasciato un catafalco di notevoli dimensioni in piazza del Duomo e un ospedale, malato grave, che avrebbe bisogno di cure nella sua terapia intensiva. Chissà se il Covid lo salverà? Non si può dimenticare il “Tribunale”, lui ha lasciato tanti avvocati che lo piangono e a ricordo ospita un centro studi che ancora deve decidere cosa vorrà fare da grande.
Il “teatro” oggi in ibernazione è in attesa di capire chi vorrà e se si vorrà risuscitarlo. Segni importanti di malattia ne sta dando anche il “Palazzo dei Congressi”, lui non è riuscito mai ad essere in buona salute, forse anche perché lo hanno lasciato solo e non inserito in un gruppo organico che ne rendesse logico il suo esistere. Che dire del “Palazzo del gusto”, sta nostalgico ai bordi della rupe e non esce più di casa, nessun dottore è al suo capezzale.
La nostra memoria storica, “l’Archivio di Stato”, impensierita da tale pandemia cittadina sta pensando di andarsene portandosi dietro le quasi millenarie rimembranze della nostra storia. In tale situazione anche la nostra “banca cittadina” è stata infettata, ignoti chirurghi e professori sono al suo capezzale con una cura a tutti sconosciuta, facciamo il tifo per la sua salute…
Nel frattempo incapaci di metterci insieme ci accapigliamo sul destino di “Piazza del Popolo” per capire se è meglio un caffè con o senza fumi dei tubi di scarico delle vetture.
Il Duomo guarda triste uno spettacolo da lui conosciuto più volte nei secoli, cittadini che litigando fra loro producendo macerie e si domanda se si troverà in una città o in un villaggio…