Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dalla Cons.ra Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”) in merito all’emergenza Covid-19 e al Tavolo di Concertazione per la riapertura delle scuole a settembre in sicurezza, emendata nel dispositivo a seguito di una rettifica presentata dal Cons.re Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”).
Il testo finale della mozione impegna il Sindaco e la Giunta, per quanto di loro competenza, a condividere con le associazioni dei genitori le soluzioni che saranno individuate nel tavolo tecnico già insediato e nell’ambito della conferenza dei servizi che coinvolge tutti i soggetti chiamati a porre in essere le norme stabilite dalle disposizioni del Governo.
Le premesse della mozione sono state illustrate dalla consigliera Croce che ha affermato: “La crisi derivante dall’emergenza pandemia Covid-19 ha impattato con forza il comparto Scuola al punto tale che la chiusura, sia pure necessaria, degli edifici scolastici ha determinato un profondo isolamento dei ragazzi e delle ragazze, soprattutto dei più piccoli e degli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado; in particolare la didattica a distanza, pur rappresentando uno strumento utile, grazie all’impegno della scuola, nella fase dell’emergenza, ha mostrato però tutti i suoi limiti sia per il fatto che molti docenti si sono trovati impreparati a padroneggiarne in tempi rapidi la logica interattiva, sia per le difficoltà incontrate da parte di molti studenti ad un approccio critico, sia perché inevitabilmente ha evidenziato le disuguaglianze economiche-sociali e penalizzato i soggetti più deboli e/o con bisogni educativi speciali, per cui non potrà certo costituire il cardine principale della didattica del nuovo anno scolastico.
Il Governo, attraverso il decreto ‘Cura Italia’ ed il decreto ‘Rilancio’ ha stanziato fondi e previsto una serie di misure e semplificazione di procedure importanti che consentono ai Comuni di effettuare interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e per la protezione e lo svolgimento in condizioni di sicurezza dell’anno scolastico prossimo.
Riteniamo che la scuola è educazione e crescita insieme, è il luogo in cui le nuove generazioni devono poter sviluppare ed accrescere il senso di responsabilità civica attraverso il confronto, lo scambio, la sfida, il contatto tra pari: tutto questo non può essere realizzato attraverso la DAD ed è quindi ormai imprescindibile individuare criteri, regole e modalità per l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021 con la didattica in presenza, che poggino su una maggiore autonomia degli enti comunali e territoriali, vicini alle peculiarità e specificità delle singole scuole. A tale fine appare necessario aprire un tavolo di concertazione tra l’Amministrazione comunale, gli Istituti comprensivi e le Associazioni dei Genitori in cui far emergere bisogni e proposte per prepararsi adeguatamente al riavvio delle attività scolastiche a settembre, sollecitando la ripartenza ed il sostegno dei servizi connessi all’attività scolastica (mobilità dolce, mense, trasporti) ed individuando spazi nuovi e più ampi per le aule ed i laboratori e garantire così il necessario distanziamento sociale ed una serena e sicura ripartenza”.
Dibattito:
Il Cons. Andrea Sacripanti illustrando l’emendamento ha spiegato che si tratta dell’inserimento delle competenze della Giunta e del Tavolo Tecnico che si è già insediato. “Siamo in una fase prettamente tecnica e la sostituzione del dispositivo dal nostro punto di vista rende ancora più attuale la mozione – ha precisato – mozione che contiene degli stimoli positivi e accoglibili ma che è stata presentata il 2 giugno quando ancora non erano chiare le misure nazionali emanate dal governo il 26 giugno, quindi va attualizzata”.
Assessore alla Scuola, Istruzione e Formazione, Angela Maria Sartini: “facendo un salto indietro il 28 maggio uscì il documento della protezione civile che è stato preso come documento finale. Il 26 giugno è stato adottato il documento del piano scuola del governo. Di questo tema stringente parleremo per lungo tempo e presenteremo i dati. Ad oggi abbiamo incontrato dirigenti scolastiche, dirigenti dei servizi della scuola, genitori e uffici tecnici. Ci troviamo a buon punto sulla tabella di marcia dei lavori da effettuare.
Abbiamo calendarizzato i sopralluoghi presso gli istituti comprensivi dove sono state rilevate alcune criticità ma rispetto alle previsioni iniziali i risultati sono positivi. Rispettando il desidero di genitori e insegnanti di tornare ad una scuola in presenza, all’Istituto Comprensivo di Orvieto-Baschi sostanzialmente a livello tecnico si andrà all’abbattimento di una parete e all’acquisto di nuovi tavoli; per l’Istituto Comprensivo di Orvieto-Montecchio si dovranno istituire altre cinque classi e realizzare interventi di tinteggiature, acquisto di banchi.
E’ stato preso in positivo lo stanziamento dei primi fondi ma se ne prevedono altri, per cui restiamo in ottimistica attesa. Tutto questo rispettando le scadenze previste nella piattaforma istituita a livello nazionale, inoltre stiamo predisponendo la conferenza dei servizi e stiano i dati definitivi su cui l’Ufficio Tecnico del Comune dovrà predisporre le schede progettuali. Siamo ottimisti sul procedere dei lavori. Se i tempi verranno rispettati anche da parte del Governo dei ministeri e degli uffici intermedi contiamo di giungere alla data del 14 settembre con una situazione regolare”.
Cons. Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “la mozione ha due punti rilevanti: 1) la ripresa delle attività didattiche in presenza a settembre perché la didattica a distanza si è rivelata uno strumento importante nell’emergenza e che ha visto un adeguamento rapido del personale docente ma ancora non preparato allo scopo; 2) le linee guida arrivate in ritardo pochi giorni fa, a livello organizzativo scaricano tutto sull’ultimo anello della catena, ma dicono anche che si istituisca un tavolo di concertazione regionale. Per gli Enti Locali si dice specificatamente che i Sindaci debbono organizzare conferenze di servizi, quindi si istituisca la conferenza di servizio che permetta a tutti i soggetti in campo di partecipare. Prendo atto delle informazioni date dall’Assessore, ma queste valgono per le scuole comunali, per le scuole superiori invece le competenze sono della Provincia, credo quindi che la conferenza dei servizi riguarda tutti. E’ un tema nazionale, ma soprattutto locale su cui occorre un approfondimento serio, ad esempio rispetto alla dislocazione delle scuole sul territorio”.
Replica
Croce: “si tratta di individuare le criticità che l’emergenza ha evidenziato trasformandole in una nuova opportunità di crescita e di sviluppo per le nuove generazioni”.
Cons. Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”): “esprimo un plauso alla Consigliera Croce per aver proposto questo tema, anzitempo prima delle linee guida, e ringrazio l’attenzione dell’Assessore. Insistiamo sull’attenzione al territorio. Favorevole”.
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