ORVIETO – A Orvieto prosegue , su autorizzazione delle giunta, il progetto per la gestione di azioni di sistema per l’accoglienza, tutela e integrazione in favore di minori stranieri non accompagnati nell’ambito del progetto territoriale di cui al sistema SIPROIMI (ex SPRAR) di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
Da anni, come è noto, il Comune di Orvieto, capofila della Zona Sociale n. 12, si occupa direttamente e indirettamente dell’accoglienza e integrazione dei richiedenti e titolari di protezione internazionale, attuando politiche ed azioni ispirate ai principi dell’integrazione sociale e culturale, quali: la promozione di iniziative e progetti che favoriscano l’incontro tra culture e lo scambio di conoscenze, la promozione del rispetto e tutela delle diversità etniche, culturali, religiose e politiche, nonché attraverso la promozione dei valori della cultura della tolleranza, riconoscendo pari opportunità professionali, culturali, politiche e sociali fra i sessi.
In questo contesto si inserisce il progetto SIPROIMI (ex SPRAR / Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) per minori stranieri non accompagnati, di cui il Comune di Orvieto è l’Ente locale attuatore.
“Il Progetto, finanziato dal Ministero dell’Interno – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali, Angela Maria Sartini – era già stato approvato con un avviso pubblico per la co-progettazione propedeutica alla richiesta di contributo al Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo e per la gestione dei servizi stessi nel triennio 2017/2019, e successivamente prorogato con Decreto del Ministero dell’Interno al 30 giugno 2020.
Con l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e le conseguenti misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese, è stata autorizzata la prosecuzione fino al 31 dicembre 2020 delle attività in essere finanziate nell’ambito del SIPROIMI con progetti scaduti il 31 dicembre 2019. Tale intervento assicura quindi la continuità dei servizi di accoglienza già in atto, evitando il rischio di eventuali interruzioni delle attività e dei servizi finanziati”.
“Nel territorio di Orvieto – ha aggiunto – il progetto accoglie 10 minori stranieri non accompagnati di età compresa tra i 14 e i 18 anni richiedenti protezione internazionale e si concretizza in azioni ed attività di accoglienza, tutela, protezione, integrazione sociale, accompagnamento all’inserimento scolastico e lavorativo, formazione e tutela legale, avviandoli ad una graduale autonomia. Ha garantito accoglienza in modo efficace realizzando un sistema di integrazione e protezione sociale appropriato ai bisogni evolutivi dei minori accolti. In questi anni il numero complessivo dei ragazzi ospitati sono 17: 16 sono stati inseriti nel sistema scolastico e 11 di essi hanno svolto tirocinio extracurriculare. Due sono passati nel sistema di protezione SPRAR adulti e 6 hanno trovato un lavoro all’uscita del sistema di protezione SPRAR”.
Il Sistema di protezione SIPROIMI è costituito dalla rete degli Enti Locali che, per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che vanno oltre la mera distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
Il Sistema di protezione si basa sui seguenti aspetti: il carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e degli enti responsabili dell’accoglienza, ruolo del Ministero dell’Interno ed enti locali in una logica di governance multilivello; la volontarietà degli enti locali nella partecipazione alla rete dei progetti di accoglienza; il decentramento degli interventi di accoglienza integrata; la promozione e lo sviluppo di reti locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione.
I progetti territoriali del SIPROIMI sono caratterizzati da un protagonismo attivo, condiviso da città grandi e da piccoli centri, da aree metropolitane e da cittadine di provincia. Rispetto al panorama europeo, in Italia la realizzazione di progetti SIPROIMI diffusi sul tutto il territorio nazionale, ideati e attuati con la diretta partecipazione degli attori locali, contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità cittadine e favorisce la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari.