TERNI – La promozione dei territori dell’Umbria meridionale all’interno delle politiche regionali, è una delle priorità resa nota da Confartigianato Imprese Terni. Questa impostazione non solo rientra tra i fini istituzionali dell’associazione, ma è più che giustificata dagli andamenti economici degli ultimi anni, in effetti le politiche di sviluppo delle attività produttive (artigianato, commercio, turismo) sono competenze regionali e l’effetto delle stesse politiche, a giudicare dai dati economici, è stato quello di un costante declino economico e demografico dell’Umbria meridionale a favore di quella settentrionale.
“Questa necessità di riequilibrio – si legge nella nota – dovrebbe essere condivisa e sentita da tutta la comunità regionale e in particolare da tutti i livelli di governo, perché pone una questione essenziale per la coesione sociale dell’Umbria e probabilmente per la sua stessa futura esistenza come entità autonoma, nel quadro di possibili e probabili riforme dell’assetto delle autonomie locali.
Confermiamo che l’Associazione continuerà a vigilare e se del caso a contrastare con forza scelte che in qualunque campo possano apparire punitive per l’Umbria meridionale e determinare ulteriore e pericoloso squilibrio.
In piena coerenza con questa impostazione intendiamo però anche dare il nostro contributo ad arginare posizioni di consapevole e/o “pelosa” semplificazione che piuttosto che fare un discorso di prospettiva a vantaggio dell’intera comunità regionale, soprattutto in tema di nomine, danno alle esigenze del territorio una lettura riduttiva e finiscono per partecipare e/o alimentare “guerre di schieramenti” a favore di singoli o gruppi.
Questo secondo modo di approcciare la questione non ci appartiene, pertanto teniamo a precisare che non intendiamo farci coinvolgere in polemiche riduttive e di basso livello, riteniamo che meritocrazia e competenza debbano essere i valori primari delle scelte sulle persone, che tali caratteristiche siano diffuse su tutto il territorio regionale e che il Governo della Regione, nella propria autonomia abbia il diritto di compiere le scelte amministrative e ne porti il carico della relativa responsabilità di fronte all’intera comunità regionale”.