ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dalla Cons.ra Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”) in merito al PIANO STRAORDINARIO INFANZIA E ADOLESCENZA.
La mozione impegna il Sindaco e la Giunta:
– ad attivare immediatamente una fase di ascolto del territorio tramite l’associazionismo locale, il mondo del terzo settore e ogni altra soggettività singola o associata ritenuta utile, per elaborare il piano dei bisogni del territorio per le politiche in oggetto e i progetti per le famiglie;
– a co-progettare insieme alle realtà locali del terzo settore le migliori risposte possibili per l’infanzia e l’adolescenza del nostro territorio, favorendo l’accesso ai servizi per ragazzi/e (grest, centri estivi, oratori, campus, centri di aggregazione giovanile etc) da parte delle famiglie con maggiori fragilità ed economicamente più in difficoltà, attivando una positiva collaborazione con la Regione e con riferimento al Piano approvato, al fine di reperire ogni risorsa utile e possibile per definire il Piano Comunale per l’Infanzia e l’adolescenza;
– ad elaborare in tempi rapidi tramite gli uffici tecnici preposti un report sullo stato manutentivo degli edifici scolastici che insistono sul nostro territorio comunale, di eventuali spazi pubblici da poter mettere a disposizione delle eventuali necessità delle istituzioni scolastiche locali al fine di permettere dall’inizio di settembre il ritorno, per quanto possibile, alla didattica frontale e alla socialità dei bambini e dei ragazzi;
– a sollecitare un confronto a breve termine con le istituzioni scolastiche locali – appena il Ministero approverà le linee guida per la ripartenza della scuola a settembre – al fine di collaborare per la risoluzione delle diverse criticità che inevitabilmente emergeranno per l’applicazione delle nuove modalità di scuola (necessità di maggiori spazi per distanziamento ed eventuali doppi turni, hardware e connettività per la dad e formazione docenti, implementazione trasporti scolastici etc.)
Le premesse della mozione sono state illustrate dalla proponente che ha affermato: “la grave emergenza epidemiologica legata al COVID-19, che tra le altre cose ha determinato la chiusura di tutte le scuole fin dai primi giorni di Marzo, ha fatto sì che bambini e ragazzi abbiano trascorso quasi tre mesi in casa con uscite e spostamenti quasi azzerati. Il sistema educativo ha in primis la funzione di garantire i diritti costituzionali dei bambini e dei ragazzi a ricevere un’istruzione e ad avere accesso alle risorse per il pieno sviluppo delle proprie capacità; inoltre contribuisce a conciliare le possibilità lavorative per i genitori nel contesto familiare.
Durante tutto questo periodo i ragazzi e le ragazze hanno anche perso la strada, i giardinetti, lo sport in compagnia, gli amici e le prime fughe di autonomia in bici. Le suddette necessarie limitazioni dei diritti continueranno a segnare la vita e le abitudini dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie anche nell’attuale Fase 2/3 di ripresa, in cui, peraltro sono ancora in fase di definizione da parte del Ministero dell’Istruzione, eventuali criteri e/o piani che dovranno garantire l’accesso sicuro alle aule per la ripresa della Scuola, senza rischiare un nuovo aggravarsi dell’epidemia. L’allontanamento dalla scuola, peraltro, seppure fonte di alcune opportunità legate alla modalità di didattica a distanza, ha determinato conseguenze gravi anche in termini di crescita delle disuguaglianze sociali sia per i bambini che per i ragazzi, soprattutto nei confronti di quelli che, in carenza di dispositivi e/o di connessione, hanno avuto difficoltà a seguire al meglio i programmi didattici. Il 12 maggio 2020 l’Assemblea Legislativa Regionale dell’Umbria ha approvato all’unanimità la proposta di risoluzione avanzata dal Consigliere Regionale Andrea Fora avente ad oggetto ‘Attività estive e sostegno educativo – un piano straordinario per l’infanzia e l’adolescenza’”.
“Le scuole chiuse, come ha sottolineato il Presidente Mattarella – ha proseguito – sono una ferita per tutto il Paese. Dopo questi mesi di chiusura, di grandi difficoltà con la didattica a distanza, di gestione delle dinamiche familiari, di interruzione delle relazioni affettive e tra pari, dovremmo mettere al centro i minori. Anche nel nostro territorio l’emergenza causata dal COVID-19 ha generato conseguenze gravosissime sul tessuto socio-economico cittadino, creando peraltro nuove forme di povertà che sono andate ad aggiungersi a quelle già esistenti. L’estate imminente non potrà essere per molte famiglie occasione di vacanza come lo era negli anni passati con la conseguenza che ci saranno molti bambini che vivono in contesti familiari di disagio o con disabilità e ancora moltissimi minorenni che vivono in stato di povertà i quali, senza neanche più la scuola, rischiano di restare completamente abbandonati a se stessi e spesso in case con famiglie e situazioni a rischio. La necessità riguarda anche e soprattutto la necessità di recuperare l’esigenza delle relazioni e degli incontri, di ricostruire spazi generativi. In questo contesto, è necessaria una strategia cittadina che si ponga come focus il benessere dei bambini/e e dei ragazzi/e, soprattutto nel periodo estivo, in particolar modo di quelli più svantaggiati, alleggerendo il carico delle famiglie ed in particolare delle donne, a cui è spesso affidata quasi esclusivamente l’attività di cura dei più piccoli in mancanza del supporto scolastico, rendendo difficoltoso il ritorno al lavoro”.
“Con questi obiettivi – ha concluso – è opportuno elaborare un ‘Piano Straordinario Infanzia ed Adolescenza’, da concertare tra le istituzioni cittadine e i rappresentanti di quelle culturali, sociali e sportive, che tenga conto delle seguenti finalità e priorità: aprire ai bambini ed ai ragazzi gli spazi della città, nell’ottemperanza delle misure anti-contagio: piazze, giardini, parchi, spazi sportivi e spazi culturali, scuole, biblioteche, teatri, musei, privilegiando gli spazi all’aperto e le aree verdi, mappando adeguatamente le aree disponibili come luoghi di apprendimento, di svago, di sport, di socialità. A tal fine il Piano dovrà coordinare tutte quelle realtà che, a livello cittadino e frazionale, hanno storicamente offerto strutture e risorse per offrire opportunità per il tempo vacanza dei bambini e dei ragazzi, coinvolgendo il volontariato, il privato sociale, gli oratori parrocchiali, le associazioni sportive e del terzo settore ed in generale tutte quelle realtà che costituiscono il mondo dell’educazione, dello sport e della cultura. A questo scopo è infine necessario definire il quadro degli investimenti necessari, avviando tempestivamente, anche in collaborazione con la Regione, una ricerca di finanziamento avvalendosi delle disponibilità di bilancio e ricercando forme di contribuzione”.
Dibattito:
Assessore alle Politiche e Servizi Sociali, Famiglia, Scuola, Istruzione e Formazione, e Giovani, Angela Maria Sartini: “con i sottoscrittori della mozione mi appresto a condividere le azioni che questa Amministrazione ha già svolto nel corso degli ultimi quattro mesi.
In merito al punto 1) antecedentemente alla data di presentazione della mozione il 14 maggio, l’Amministrazione aveva attivato immediatamente incontri con altri enti pubblici, associazioni di volontariato e del TS per individuare immediatamente le proprie risorse e/disponibilità in base alle priorità di intervento.
Così come puntualmente comunicato sul sito del Comune, l’Amministrazione ha dato immediatamente priorità alle fasce più deboli colpite dal lockdown a partire dai bambini e dalle famiglie che usufruiscono dei servizi educativi sospesi con DPCM del 1° marzo recante ulteriori disposizioni; tra le altre la sospensione dei servizi educativi all’infanzia fino all’8 marzo ed attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado nonché delle attività tirocinanti professionalizzanti ad eccezioni di quelle sanitarie.
Quindi, il 12 marzo è stato attivato un servizio di consegna a domicilio di beni di prima necessità e medicinali per le famiglie in difficoltà; a partire dal 26 marzo, in anticipo rispetto alle disposizioni nazionali, l’Amministrazione comunale ha attivato un servizio di supporto psicologico telefonico 3 giorni a settimana dalle ore 17:00 alle ore 19:00 a disposizione dei comuni della zona sociale 12.
Dal 31 marzo 2020 la Protezione Civile è stata attivata per la consegna di ausili tecnologici per la fruizione della DaD. Il 17 aprile è stato firmato il protocollo di co-progettazione tra il Comune di Orvieto e la Cooperativa Sociale alla quale è stato affidato l’appalto per la continuità dei servizi educativi degli Asili nido ‘Arcobaleno’, ‘Il Girotondo’ e ‘Pane e Cioccolata’ attraverso un servizio a distanza fino a conclusione dell’anno educativo (15 giugno) come previsto dal Decreto Legge 17 marzo 2020 e dalle delibere della Giunta Regionale, realizzato attraverso una modalità di progettazione condivisa che ha visto la partecipazione del Coordinamento Pedagogico Comunale, della Cooperativa e dello staff di educatrici e collaboratori delle tre strutture”.
“A partire dal 20 aprile, dopo aver concluso la relativa fase istruttoria sono stati erogati 450 buoni spesa a famiglie in temporanea difficoltà, istituendo collaborazioni con esercizi commerciali di beni di prima necessità, associazioni di volontariato ed altri enti. L’8 maggio l’Amministrazione ha approvato la scheda del progetto del Centro AntiViolenza a continuazione delle attività importanti a favore di donne in difficoltà e/o in pericolo.
Il 14 maggio la CONFERENZA DEI SINDACI ZONA SOCIALE n. 12 durante ha discusso tra i vari argomenti di bilancio Sociale 2020 e di riorganizzazione dei Servizi della Zona Sociale”.
“La co-progettazione con le realtà del Terzo Settore è stata già inclusa nella precedente lista. In merito alla progettazione di attività per l’infanzia e l’adolescenza.
Con Ordinanza del 5 giugno la Presidente della Giunta Regionale ha autorizzato, a decorrere dal 15 giugno, la realizzazione dei centri estivi per bambini di età superiore ai 3 anni ed adolescenti, nel rigoroso rispetto delle prescrizioni contenute nelle ‘Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Covid-19’. Per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche è stata attivata la modalità di didattica a distanza che si è protratta fino alla fine dell’anno scolastico.
I centri estivi educativi e sportivi attivati sono: l’Isola dei Tesori (0-3 anni), San Lodovico (3-7 anni), Il quadrifoglio: “Rocca Ripesena” (6-11 anni), Nido di Sferracavallo (0-3 anni), Scuola primaria di Orvieto scalo (6-8 anni), Scuola materna ‘Regina Margherita (3-5 anni), Asilo Nido ‘Le Trottole (0-3).
Per lo Sport: TC Open SSD presso il centro sportivo (6-10 anni), UISP materna di Sferracavallo (3-5 anni), Libertas Scuola Media statale ‘Luca Signorelli’ (6-10 anni), Orvieto ovale itinerante (6-11 anni), Orvieto FC Camp (6-11 anni). Ci sono poi le aree pubbliche attrezzate per attività all’aria aperta a Ciconia e sono aperti i CAG territoriali di Fabro, Allerona e Montecchio mentre è in fase di apertura quello di Orvieto.
Già a partire dallo scorso anno gli uffici tecnici avevano presentato dietro richiesta un report sullo stato manutentivo degli edifici scolastici presenti sul nostro territorio, in seguito periodicamente aggiornato, in base agli interventi effettuati ed alle nuove richieste proveniente dalle Dirigenti.
E’ stato sempre mantenuto un contatto telefonico al bisogno con le rispettive Dirigenti Scolastiche a partire dal mese di marzo u.s. per un aggiornamento sulla attivazione e gestione della DaD. Il 19 giugno abbiamo incontrato insieme al Dirigente dell’Ufficio Tecnico, le Dirigenti Scolastiche degli Istituti comprensivi di Orvieto, insieme ai loro DGSA, e in rappresentanza delle famiglie un uditore per preventivare alcuni interventi nell’immediato in attesa della pubblicazione delle Linee Guida del Ministero dell’Istruzione che il 26 giugno ha adottato il Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021.
Il 30 giugno e il 1° luglio sono stati già effettuati i sopralluoghi presso l’Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio. Per la prossima settimana sono stati fissati gli appuntamenti per effettuare i sopralluoghi presso l’altro Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi”.
Cons.ra Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”): “si tratta di uno dei temi più importanti per focalizzare cosa ha significato l’emergenza sanitaria per i nostri bambini e i nostri giovani. Ci aspettavamo qualcosa che andasse nella loro direzione e capire la loro costrizione nel non stare più insieme e della loro voglia di aggregazione. Questo segnala il bisogno che c’è di istituzioni. Poi è arrivato l’intervento del Governo. Prendo atto di quanto detto dall’Assessore. Ci sono altri due aspetti importante che l’emergenza ha chiamato in causa e sono: la famiglia e l’impatto che questa emergenza ha avuto sulle donne che hanno dovuto affrontare il lavoro, seguire i figli nella didattica a distanza e svolgere un ruolo domestico. Da questo punto di vista l’emergenza sanitaria ci restituisce la fotografia del nostro Paese che ci riporta ancora una volta a prestare grande attenzione e a svolgere azioni di tipo sociale. Sicuramente nell’emergenza sono stati affrontati gli aspetti primaria e forse ciò che è mancato è stata una attenzione alla comunicazione che forse si poteva fare coinvolgendo il terzo settore. Resta il fatto che molti cittadini ancora non conoscono bene le possibilità date dalle misure adottate a livello nazionale e regionale. Queste mozioni ci danno la possibilità per confrontarci sui bisogni dei bambini, dei giovani, delle famiglie e sul ruolo della donna”.
Cons. Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “è innegabile che di scuola si parla solo nei casi di emergenza. Non si parla mai di reimpostare una politica di servizio di fronte ad una situazione che è profondamente mutata. L’educazione è un punto fondamentale per ripartire. Ad esempio, siamo in grado di sapere quanti sono i bambini che frequentano i centri estivi? Chiedo anche se esiste o se ci attiveremo per un piano adolescenza dove il Comune reciti un ruolo attivo per essere all’altezza del momento che viviamo e del futuro? Esiste poi un problema enorme che riguarda le strutture e che non è stato affrontato su larga scala”.
Cons. Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “mi complimento per il lavoro fatto dall’Amministrazione che per tempi e modalità di attuazione non ha certo dormito sui problemi, iniziando un buon lavoro in tempi non sospetti. Va detto anche che dopo la pandemia, in questa situazione di difficoltà generale, oggi è una sfida vera garantire quello che finora veniva garantito. Oggi è sicuramente necessario rivedere i servizi per ipotizzare possibili sviluppi. Il problema è capire come le risorse economiche stanziate dalla Regione che a sua volta le riceve dallo Stato possono essere impegnate per fronteggiare tutti i bisogni. Prendiamo spunto perciò da questa mozione anche se non partiamo da zero perché l’Amministrazione si è attivata, seppure dall’incertezza, anche normativa che è ancora in evoluzione, e che non favorisce neppure una programmazione certa dei servizi. Il voto è favorevole”.
Cons. Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “è un problema che ha molte sfaccettature e che apre una riflessione sullo stato sociale. Un problema che impone di ripartire dal basso per un nuovo percorso politico e istituzionale di un popolo e di una Nazione intera. Serve un nuovo progetto fondato su uno stato comunitario che abbia al centro l’elemento pubblico e quello privato. Oggi alcuni servizi che abbiamo di buon livello non ce la fanno più da soli ad affrontare le emergenze. Serve un percorso nuovo da quì ai prossimi anni che metta al centro la non marginalizzazione dei soggetti più deboli. Servono idee e progetti nuovi per dare risposte reali a chi rischia di restare fuori”.
Cons. Alessio Tempesta (Capogruppo “Progetto Orvieto”): “in linea di principio una mozione come questa non può che trovare attenzione verso i giovani, ma mi chiedo se la mozione stessa non faccia proprio parte di quel quotidiano che l’Amministrazione sta già svolgendo. Favorevole”.
Replica Croce: “ringrazio l’Assessore Sartini che ha illustrato tutte le attività che il Comune da anni sta portando avanti con una gestione virtuosa dei servizi della nostra Zona Sociale n. 12 nonostante le difficoltà dei minori trasferimenti nazionali e regionali. Altra cosa però è il Piano Straordinario che la Regione Umbria si sta predisponendo ad approvare che è di più ampio respiro e va oltre la quotidianità. Un piano che attiene ad una visione dell’Infanzia e Adolescenza, il senso della mozione è quindi quello che Orvieto stia dentro questo meccanismo”.
Dichiarazione di voto, Barbabella: “favorevole. C’è stato un periodo in cui i nostri bambini e adolescenti hanno sofferto una cosa che non è da sottovalutare. Come il personale sanitario ha fatto un grande sforzo, anche il personale scolastico ha fatto molto. Da questa crisi generale è emerso il problema della povertà e della povertà culturale, e quello della mancanza di socialità. Ecco perché parliamo di un piano straordinario che va oltre l’ordinario. Posto che io non condivido come il Ministero dell’Istruzione sta trattando questa materia nelle linee guida, e lungi da me essere polemico, a me preme dire che dobbiamo guardare ad una prospettiva diversa”.
Cons.ra Beatrice Casasole (Gruppo “Fratelli d’Italia”): “di sociale si dovrebbe parlare per giorni. Quindi esprimo un plauso all’Assessore Sartini che si è spesa molto insieme con i Servizi Sociali del Comune che non hanno mai fatto mancare la loro presenza sui problemi veri”.