Per il “costituendo comitato per l’azione collettiva contro CRO”, ai risparmiatori della Cassa di Risparmio di Orvieto sta arrivando in questi giorni una lettera a firma dell’avvocato Florido Fratini (legale dell’Associazione Praesidium) in cui fa chiarezza in merito vendita delle azioni emesse dalla Banca Popolare di Bari sul territorio da parte di Cro. Di seguito la lettera:
Su incarico del costituendo “Comitato per l’azione collettiva contro CRO” il mio studio ha approfondito la vicenda della vendita delle azioni emesse dalla Banca Popolare di Bari sul nostro territorio da parte della Cassa di Risparmio di Orvieto che ha provocato, visti gli esiti, danni ingentissimi all’economia di Orvieto e di tutta l’area nella quale operavano le filiali di quest’ultima.
In particolar modo, dopo un attento studio e dopo eventi che hanno meglio chiarito la situazione, è stato possibile giungere alla conclusione che il collocamento dei titoli BPB, avvenuto nel 2014 e 2015 in esecuzione del suo ultimo aumento di capitale sociale, presenta indiscutibili irregolarità che non hanno consentito ai risparmiatori di effettuare un acquisto consapevole dei titoli stessi, con ciò subendo danni rappresentati dall’azzeramento del proprio investimento.
Le modalità con le quali è stata condotta detta operazione sono state sanzionate da Consob con le delibere n. 20583 – 20584 – 20722/2018 (tutte confermate dalla Corte d’Appello di Bari) per irregolarità comportamentali nella valutazione di adeguatezza del risparmiatore rispetto all’acquisto dei titoli e per l’opacità di procedure per la formazione del prezzo delle azioni vendute, per l’assenza di informazioni complete in merito alla sua determinazione ed ai relativi criteri e modalità seguite con l’aumento di capitale 2014-2015.
Inoltre, gli ex amministratori della BPB sono oggi imputati a Bari, tra l’altro, per falso in bilancio ed in prospetto informativo proprio in relazione alle operazioni di aumento del capitale sociale 2014-2015. Stante l’evidente responsabilità ex art. 21 e segg. del T.U.F. da parte dell’intermediario Cassa di Risparmio di Orvieto nella vendita delle azioni BPB, stante la analoga e sovrapponibile posizione di tutti i risparmiatori che hanno acquistato da CRO i suddetti titoli nel 2014-2015 ed i conseguenti danni che hanno subito per effetto delle condotte sopra descritte e del successivo azzeramento del proprio investimento, è intenzione del Comitato menzionato (ed in tal senso ho ricevuto incarico) promuovere un’azione di classe nei confronti della Cassa di Risparmio di Orvieto dinanzi al Tribunale competente per materia al fine di accertarne responsabilità e di ottenere le restituzioni ed il risarcimento del danno.
Abbiamo ricevuto notizia di atteggiamenti delle filiali della CRO non corretti nel proporre ai clienti / risparmiatori la bozza di transazione riservata a coloro che hanno partecipato all’Assemblea dei soci BPB del 29.6.2020. Perciò, appare ancor più urgente informarVi ed esporVi questa possibile strada da percorrere per il recupero dei Vostri risparmi. Classe dell’azione: sole azioni acquistate nel 2014-2015 dalla CRO
Preadesione non impegnativa
Prima di dare avvio alla procedura di cui all’art. 140 bis codice consumo, dovremo conoscere quanti tra di Voi fossero interessati a tale azione per progettarne fattibilità e convenienza. Per conto del costituendo Comitato per l’azione collettiva contro CRO chiedo, dunque, di manifestare il Vostro interesse (senza alcun impegno) all’azione di classe contro CRO inviando mail all’indirizzo avvocatofratini@gmail.com indicando nome, cognome, dati personali, recapito telefonico, entro il prossimo 31 agosto.
Al termine della campagna di preadesione, Vi informeremo su esito e condizioni.