Insieme al mercato cittadino, altro tema caldo in questi giorni è il recente affidamento ad una società genovese del lavoro di produzione del Video Orvieto Città Viva. A sollevare la questione è la capogruppo di Siamo Orvieto, Cristina Croce in sede di Commissione Permanente Controllo e Garanzia precisando di aver fatto richiesta di accesso agli atti per conoscere le modalità di ideazione, gestione, affidamento e realizzazione del video; atti ricevuti ma incompleti perché riferiti alla realizzazione del video ma non ad un servizio di digitalizzazione e comunicazione finalizzata al rilancio dell’offerta turistica di Orvieto e dei Comuni del territorio per l’importo di 39 mila euro (oltre Iva).
“Al di là delle considerazioni riguardanti l’opportunità e la scelta tutta politica di affidare ad una società di Genova una serie di attività che ben avrebbero potuto essere effettuate, con meriti e professionalità, da società accreditate presenti sul nostro territorio – dice Croce – stride la frattura che la Giunta Tardani ha impresso all’unità territoriale negli anni via via creatasi, grazie ad un proficuo lavoro di sinergia, tra tutti i Comuni appartenenti alla Zona Sociale 12 e più in generale tra i Comuni dell’Area Interna, se è vero, come è vero, che la partecipazione al Bando Regionale per il reperimento dei fondi da utilizzare per la promozione turistica territoriale ha visto la partecipazione in cordata dei soli Comuni di Orvieto e Porano”.
Nel merito, la funzionaria del settore Cultura, Carla Lodi ha spiegato che l’Assessorato alla Cultura e Turismo ha iniziato da tempo a riflettere su un progetto di promozione e comunicazione della città attinente al rilancio e riposizionamento a livello nazionale ed internazionale del settore del turismo, come più volte richiesto dagli stakeholder e come chiesto nei vari tavoli attivati dall’Amministrazione con i rappresentanti delle categorie. Un progetto che alla luce delle istanze presentate dagli operatori del comparto durante il periodo di lockdown ha subìto una inevitabile accelerazione in vista della ripartenza.
La società realizzatrice, Finsa S.p.A di Genova, è stata individuata tramite trattativa diretta su piattaforma MEPA tenendo conto di tali richieste e valutando in base ad un curriculum di rispetto che vede la collaborazione con importanti partner privati oltre che istituzionali. La stessa società, a fronte della situazione di lockdown e nella prospettiva della ripartenza, assumendosi totalmente il rischio di impresa ha anticipato una delle azioni previste nella seconda fase della gara ovvero la realizzazione del video previsto all’interno del progetto di promozione e comunicazione generale che le è stato affidato dal Comune, al fine di rendere comunque produttivo il lasso di tempo fino all’approvazione del bilancio preventivo che la normativa ha rinviato dal 30 giugno al 31 luglio.
In attesa dell’approvazione del bilancio, pertanto, il filmato è un teaser che ha voluto lanciare un primo messaggio sulla città di Orvieto, basato anche sul concetto della sicurezza delle città italiane dopo la pandemia ed è in linea con il messaggio lanciato dalla Regione Umbria per le “Fasi 2 e 3”.
Il video è propedeutico al percorso di un vero e proprio progetto di marketing territoriale per cui l’Amministrazione ha predisposto le risorse in bilancio. Il progetto affidato alla società Finsa è articolato in tre fasi:
1) prenotazione on line della visita ai monumenti e alle attrazioni di Orvieto e dei Comuni del suo territorio;
2) creazione di un piano strategico di comunicazione digitale per promuovere Orvieto e il suo territorio come meta turistica, di cui il video è solo una delle azioni previste nella fase 2;
3) implementazione di una prima campagna di test. Il Comune di Orvieto ha partecipato anche al bando regionale per il turismo allo scopo di realizzare ulteriori iniziative.
Infine, ha chiesto al Presidente del Consiglio Comunale un elenco chiaro delle fasi e dei motivi degli atti che hanno giustificato tale operazione, introducendo accanto agli aspetti dell’osservanza doverosa delle procedure a garanzia della trasparenza anche quelli delle scelte politiche.
Nello specifico ha sostenuto che non si tratta di una operazione fatta da tutti i Comuni del territorio, ma solo dal Comune di Orvieto con gli interrogativi di natura politica che tale scelta implica. Ha aggiunto che il video scaturisce da un incarico ma non emergono indicazioni su come doveva essere fatto, lasciando la responsabilità del risultato interamente all’azienda. Ha parlato infine di una velocità insolita nella realizzazione del video poiché il 28 maggio è arriva la proposta, il 4 giugno è stato dato l’incarico e il 23 giugno il video è stato presentato.Mentre il Cons. Stefano Olimpieri ha chiesto se dal 28 maggio al 23 giugno la tempistica procedurale è stata rispettata osservando che l’aver abbreviato i tempi in vista della ripartenza è un aspetto apprezzabile e fondamentale per dare risposte alle istanze degli operatori turistici che hanno avuto chiuse le proprie attività durante il lockdown. Anche il Cons. Federico Giovannini ha chiesto di precisare la tempistica successiva al primo step del video e se ci sono stati già altri incontri al riguardo. Il Cons. Alessio Tempesta ha chiesto invece se nella procedura seguita possano rilevarsi delle anomalie rispetto a quanto fatto in passato e se si è agito in piena autonomia, infine la Presidente, Croce ha chiesto se il bando regionale ha visto la partecipazione di tutti i Comuni dell’area Orvietana.