ACQUAPENDENTE – Il 22 Maggio di cinque anni fa la Virtus Acquapendente allenata da coach Giordano Serafinelli si aggiudicava la Coppa Lazio di Seconda Categoria. Dopo un lungo cammino preliminare portato avanti magistralmente da coach Claudio Belli che per motivi impellenti di lavoro non potè guidare il sodalizio all’ultimo atto gli aquesiani del presidente Bruno Bacchi posero in bacheca il trofeo più storico della loro carriera. E proprio nel giorno del “quinto compleanno evento” con lo stesso Presidente facciamo il punto sul delicato e difficile momento di un calcio dilettantistico che chiude definitivamente i battenti almeno per questa stagione : “ “In questo periodo di riposo forzato, noi della Virtus, abbiamo aspettato senza ansie e paure, consapevoli che poco si poteva fare. Oggi sappiamo che non si giocherà più per questa stagione ma anche che comunque nelle prossime ore il Comitato regionale si riunirà per provare a dare una continuità al movimento dilettanti della nostra regione. Come dicevo, poco possiamo fare, noi piccole società se non accettare quello che è stato deciso, per quanto riguarda il nostro campionato. E’ innegabile che una decisione presa a nove giornate dalla fine con tante squadre in lotta per vincere come la nostra, ci lascia l’amaro in bocca. E’ altrettanto innegabile che se c’è una squadra che merita di essere premiata con una promozione quella non può essere che il Cellere, prima in classifica dalla prima giornata. E’ vero che i campionati si decidono nelle ultime giornate ma se si deve promuovere una Società, quella non può essere che il Cellere. Per quanto riguarda noi, siamo stati sempre attivi, anche nel momento del Covid. Abbiamo rafforzato l’assetto societario con l’arrivo di Roberto Lauricella. Abbiamo onorato tutti i pagamenti e programmato l’immediato futuro. Un futuro che vedrà la Virtus essere ben presente nel campionato di competenza. Che sia seconda o Prima (con il ripescaggio). Un centro sportivo di livello, con il rinnovato Campo Boario in sintetico, ultimissima generazione e un Dante Vitali rigenerato dal forzato riposo. Forse siamo tra le poche realtà a non avere grossi problemi nella gestione degli spazi. Rimaniamo con la consapevolezza di essere una Società sana, senza problemi ne economici ne di natura organizzativa, uno staff affiatato di Dirigenti giovani e motivati sui quali fanno affidamento i vecchi dirigenti e anche io come Presidente, che insieme al mio valoroso vice contiamo di portare ancora avanti le gesta di questa vecchia e gloriosa Società. La Virtus c’è e ci sarà ancora per diversi anni”.
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