Lo storico agente della Polizia locale di Orvieto Giacomo Gusmano appende la paletta e il libretto delle multe al chiodo e saluta il comando di Orvieto guidato da Alessandra Pirro e l’amministrazione del sindaco Roberta Tardani. Il 16 settembre 1986 è stato il suo primo giorno di lavoro in divisa.
Domenica 31 maggio 2020 l’ultimo. Dopo 34 anni di onorato servizio a Orvieto Gusmano ha approfittato della “quota 100” voluta da Matteo Salvini per raggiungere la pensione.
“Ho fatto da sempre questo lavoro con spirito di abnegazione, con passione e tanto sacrificio. Anche perché, senza sacrifici non si va da nessuna parte”.
E il luogotenente Gusmano lo sa bene dopo tutti gli anni di lavoro che lo hanno visto in strada a fare multe, a soccorrere persone a seguito di incidenti, a far attraversare i ragazzini all’uscita delle scuole. Ne ha viste di cose “belle e brutte” come dice lui. “Ma soprattutto – dice – la cosa che conservo nel cuore è il contatto umano con le gente. Quello, non è mai mancato durante il mio lavoro ed è questo che ancora mi fa essere amato dai miei concittadini”.
L’agente Gusmano entrò nella polizia locale quando aveva 30 anni. “Dopo il concorso – racconta – entrai nel Corpo e per me fu una soddisfazione immensa. Studiai notte e giorno”. Pian piano, poi, grazie anche al suo costante impegno nel volontariato ha saputo farsi apprezzare dai suoi concittadini raccogliendo ogni giorno stima e affetto, dicono i più.
“Svolgere un lavoro onesto, senza fare il prepotente, paga sicuramente. Questo nonostante i momenti in cui per dovere istituzionale ho dovuto applicare la legge e le normative per il buon andamento dell’interesse pubblico. Ho cercato di farlo sempre con correttezza e onestà intellettuale. Spero di esserci riuscito e di lasciare un buon ricordo a tutti i miei concittadini”.
“Sono anni che mi porterò sempre nel cuore. Mi sono stati davvero utili per la formazione del carattere, come persona. Ringrazio tutti i cittadini di Orvieto, è stato bello stare a stretto contatto con loro”. Ora, l’ex agente, la divisa l’ha riposta nell’armadio ma non la sua voglia di aiutare il prossimo grazie anche alla sua devozione a Padre Pio. Oltre a coltivare i suoi innumerevoli impegni: dal 2014 è Cavaliere della Repubblica, dal 2018 fa parte dei Cavalieri del Santo Sepolcro ed è Presidente della sezione di Terni dell’Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana . Ed è sua la proposta di creare un distaccamento solo orvietano. “E’ un obiettivo che mi sono prefissato – dice – e presto cercherò di concretizzarlo”.
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