Riceviamo e pubblichiamo:
“La Prefettura di Terni, preso atto della impossibilità di veder rinnovato il Consiglio di Amministrazione della Te.Ma, più volte sollecitato, dove il Socio di maggioranza Comune di Orvieto avrebbe dovuto esprimere 3 dei 5 componenti, che ha generato la paralisi della governance dell’Associazione impedendo alla stessa di poter raggiungere i fini sociali previsti dallo Statuto (così scrive il Prefetto):
– ha deciso l’estinzione della natura giuridica della TeMa e la sua conseguente messa in liquidazione con un decreto in data 20 giugno 2020. Decreto ancora oggi impugnabile presso il TAR dell’Umbria.
– Nello stesso documento ha individuato quelle chiare responsabilità del Comune, che hanno causato, in primis, lo stallo, poi, con la revoca, la chiusura anticipata dell’attività di TeMa, causando ingenti danni.
– Sui danni erariali, che sono ben in evidenza, oltre a quelli patrimoniali, sta indagando anche la Procura presso la Corte dei Conti.
– Noi, come CdA, abbiamo a tempo debito fatto tutte le considerazioni del caso. Oggi è la Città che deve fare le proprie riflessioni, sugli aspetti tecnici e politici, che sono davvero molteplici. Per ciò che attiene agli aspetti giuridico amministrativi continueremo a vigilare in modo attento e proattivo acciocché eventuali azioni improprie non trovino coerente sviluppo”.
Ex Cda TeMa
Cristina Calcagni, Emanuela Leonardi, Roberta Mattioni, Stefano Paggetti, Pino Strabioli