ORVIETO – Domenica pomeriggio la Chiesa di Orvieto-Todi ha accolto con gioia il nuovo Vescovo Gualtiero Sigismondi. Con una solenne concelebrazione eucaristica nella Basilica Cattedrale di Orvieto, infatti, Mons. Gualtiero ha fatto il suo ingresso ufficiale in Diocesi e iniziato ufficialmente il suo ministero pastorale.
Prima di arrivare in Piazza Duomo Monsignor Sigismondi è stato accolto al casello autostradale e accompagnato al ponte di “Rio Chiaro” (luogo dell’incontro, nel 1263, tra il vescovo Giacomo, che recava con sé il Corporale del miracolo di Bolsena, e il pontefice Urbano IV) dove ha ricevuto il saluto di una delegazione di accoglienza diocesana.
Il corteo ha poi raggiunto Piazza del Duomo dove lo hanno accolto Autorità Religiose e Civili con i Golfaloni dei Comuni. Erano presenti il prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, la consigliera regionale Eleonora Pace, il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano e quello di Orvieto Roberta Tardani. Oltre ai Cardinali Ennio Antonelli e Gualtiero Bassetti, i Vescovi delle diocesi dell’Umbria.
“È un onore, una gioia e un’emozione speciale accogliere il nuovo vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, monsignor Gualtiero Sigismondi, in questo lembo di Umbria, la sua Umbria, che presto inizierà a conoscere ed amare – ha detto Tardani – Una terra dove la testimonianza di fede è radicata, come dimostra il nostro bellissimo Duomo che custodisce il miracolo eucaristico di Bolsena. Dopo un lungo periodo di emergenza sanitaria, sofferenze e lutti, oggi cittadini e istituzioni sono vicini a lei per condividere, nella gioia, il suo ingresso al servizio della chiesa di Orvieto-Todi. Viviamo questa giornata con speranza e fiducia per camminare insieme e affrontare vecchie e nuove difficoltà, fragilità e smarrimenti che l’emergenza ha acuito soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione. Ma siamo sicuri che la sua esperienza di accoglienza e di ascolto sarà molto preziosa per la nostra comune rinascita.
Nel rinnovare il nostro impegno a collaborare i tutte le vicende, liete e difficili, della nostra comunità, in questa giornata vorremmo condividere con lei anche l’abbraccio fraterno e l’arrivederci a monsignor Benedetto Tuzia per la generosa vicinanza e la passione ha dimostrato verso la nostra città durante gli anni del suo Episcopato. Resterà per sempre nei nostri cuori e nelle nostre preghiere”.
Una giornata ricca di emozioni sia per la comunità, circa 400 le persone presenti in Piazza seppure con i vincoli del distanziamento per l’emergenza Covid, che per lo stesso vescovo Sigismondi che nella giornata di ieri è stato insignito anche di un altro incarico per volere di Papa Francesco, quello di amministratore apostolico della Diocesi di Foligno.
“Le spalle reggono se il cuore non cede – ha detto Sigismondi – È con questa consapevolezza che rinnovo il mio abbandono alla fedeltà di Dio ed esprimo, a nome di tutti, profonda gratitudine a Papa Francesco il quale, con questa decisione, mi ha fatto ricordare che tra Foligno e Orvieto, sebbene non vi sia contiguità territoriale, vi è un ponte spirituale: quello costruito dalla beata Angelina da Montegiove, i cui familiari, come documentano alcuni codicilli del Registro dell’Opera del Duomo di Orvieto, hanno contribuito a edificare la Cattedrale di Santa Maria Assunta”. Ai saluti di rito sul sagrato è seguito l’ingresso del nuovo Vescovo in Duomo dove si è svolta la cerimonia dell’insediamento in Cattedra seguita dalla solenne liturgia eucaristica. Particolarmente toccante il passaggio del pastorale dopo la lettura della Bolla di nomina.
“Sono felice di vivere questo passaggio del testimone dalle mie alle tue mani, ben più esperte e sicure. In questo istante termina il mio servizio ecclesiale e tu – ha detto Tuzia rivolgendosi a Sigismondi – prenderai nelle tue mani il pastorale e nel tuo cuore questa chiesa sostenendone il cammino. Parlare della propria chiesa e del suo amore per lei, non mi è facile. L’ho amata ancora prima di conoscerla, sentii di appartenerle fin dall’inizio. L’ho amata nonostante le sue ombre e le sue fragilità”.
“Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge” – ha detto il nuovo Vescovo Sigismondi in un passaggio del suo intervento nell’accogliere il pastorale – La concretezza di questa immagine, suggerita dalla liturgia, me l’ha mostrata un anziano pastore, sorpreso a trascinare un grande ramo pieno di foglie all’interno del recinto del suo gregge: “È la cena per i miei agnelli; ieri ho avvistato un lupo, oggi non ho osato condurli al pascolo”. Ammaestrato da questa lezione d’amore, accolgo con cuore libero e ardente quanto mi raccomanda Papa Francesco nella Bolla di nomina: “Ama la tua nuova Chiesa con viscere di misericordia, benignità e umiltà”. La Vergine Maria, San Giuseppe suo Sposo, San Fortunato e la beata Madre Speranza di Gesù mi ottengano dal “Pastore dei pastori” di perseverare in questo santo proposito, “fino alla fine”.
Come Vescovo sono cosciente che “l’attenzione alla città non è separabile dall’impegno ecclesiale”: “carità politica” e “carità pastorale” sono destinate a frequentarsi soprattutto sul terreno solidaristico, educativo e culturale. È proprio nel comune impegno per la promozione integrale dell’uomo che è possibile individuare il punto di contatto o di tangenza tra le istituzioni civili ed ecclesiastiche. Questa piazza, illuminata dallo splendore della facciata del Duomo, è simbolo reale dell’incontro e del dialogo tra gli “uomini di buona volontà”. Nella “nobile semplicità” e nella “pacata grandiosità” di questo luogo presento le mie credenziali di “seminatore di speranza” e di “collaboratore della gioia del Vangelo”.
Domenica 5 luglio alle ore 18 Mons. Sigismondi farà il suo ingresso nella Basilica Cattedrale di Todi, in occasione della festa della Madonna del Campione che verrà celebrata, in questa data.
(SERVIZIO FOTOGRAFICO A CURA DI DUILIO GRASSINI)