Tutti negativi gli esiti dei tamponi effettuati sugli ospiti e gli operatori della Residenza Protetta Istituto “San Giovanni Bosco” di Monterubiaglio. Questa la buona notizia che arriva a seguito degli accurati controlli effettuati nella struttura di accoglienza delle persone anziane non autosufficienti dal personale della Usl Umbria 2 in modo da salvaguardare ospiti ed operatori. La necessità si è imposta a seguito di alcune febbri sospette verificatesi all’inizio della pandemia. Febbri che poi, a seguito di tamponi, si sono rivelate semplici influenze e non legate al Covid-19. In questi giorni, operatori della Usl sono ritornati nella struttura diretta da Suor Maria Rita Fattorini per ulteriori riscontri. L’esito dei 110 tamponi (effettuati su 55 ospiti di età media 75 anni) e 55 operatori socio-sanitari è stato negativo. Nei prossimi giorni altri tamponi verranno effettuati sulle restanti 11 suore facenti parte della comunità religiosa dell’Istituto. “Questo – commenta suor Maria Sabina – è frutto della professionalità e della serietà dimostrata sin da subito della pandemia da parte dei nostri dipendenti nei confronti non solo di se stessi ma dei nostri ospiti. La loro dedizione è la dimostrazione dell’estremo amore che nutrono per il loro lavoro e per gli ospiti che sono diventati parte della loro famiglia”. Un ringraziamento particolare il sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni ha voluto esprimerlo nei confronti delle due strutture protette del territorio: l’Istituto “San Giovanni Bosco”, appunto, e l’Istituto San Domenico Savio di Monterubiaglio. Oltre che alla Protezione Civile di Castel Viscardo per l’impegno profuso in special modo in questo periodo di emergenza sanitaria.
“Qual è la vera situazione dell’Ospedale di Orvieto? Chi sta commettendo un ospedalicidio?”
È necessario premettere che tutti i dati delle singole prestazioni erogate dall’Ospedale di Orvieto sono correttamente registrate statisticamente ed a...