“Ampia disponibilità a mantenere aperta l’interlocuzione con le parti sociali al fine di trovare le migliori soluzioni per venire incontro alle necessità delle persone non autosufficienti e con disabilità e delle loro famiglie”: lo comunica l’assessore alla Salute e al Welfare, Luca Coletto, che vuole anche fare chiarezza sulle dichiarazioni espresse dai sindacati in merito ai tagli delle risorse destinate al PRINA, ovvero il Piano regionale integrato per la non autosufficienza, il cui obiettivo è di garantire su tutto il territorio regionale l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali in favore delle persone non autosufficienti, minori, adulti e anziani, individuandone le risorse finalizzate alla copertura dei costi.
“Le risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza vedono confluire due linee d’intervento – spiega l’assessore Coletto – Una linea è quella che attinge al bilancio regionale con 3 milioni di euro per il 2021, e un’altra che conta su un finanziamento nazionale che, sempre per il 2021, ha visto lo stanziamento di 9 milioni 785 mila 080 euro. Nel complesso i finanziamenti sono vincolati alla quota di copertura dei costi di rilevanza sociale dell’assistenza socio sanitaria per la non autosufficienza e disabilità”.
“Relativamente alle risorse regionali – precisa Coletto – l’accordo firmato dai sindacati con le precedenti amministrazioni regionali prevedeva per ogni anno uno stanziamento di risorse pari a 4 milioni di euro. Ma già a partire dal 2017 in seguito al depauperamento delle finanze regionali, la stessa legislatura firmataria del protocollo ha disatteso l’accordo stanziando 3 milioni di euro, portato poi a 3 milioni 500 mila euro nel 2020”.
“La Giunta regionale per la nuova programmazione del PRINA ha confermato con grande sforzo, viste le difficoltà che si registrano nel territorio sul fronte economico, le risorse degli anni passati. La decisione – conclude Coletto – è stata presa tenendo conto del fatto che la linea di finanziamento nazionale è più ricca di oltre 2 milioni di euro rispetto agli anni precedenti”.