di Andrea Impannati
L’odierno scontro alla pandemia non coinvolge unicamente i Sindaci. ‘Fase 2: una sfida per tutti’ Luca Gnagnarini, responsabile della Protezione Civile di Orvieto, racconta il ruolo dell’ente nel periodo pre e post Covid.
La Protezione Civile si è fatta trovare preparata alla sfida, che ha coinvolto molti enti locali e nazionali, nel contrasto all’epidemia.
La nostra figura, all’interno delle logiche istituzionali, è di prim’ordine nelle emergenze che coinvolgono il Paese. Stiamo riuscendo ad arginare il virus, mantenendo come bussola la coordinazione d’intervento, e battendoci nell’impegnativa lotta che ha costretto l’Italia in un lockdown forzato per due mesi.
Le problematiche emergenziali, derivate inizialmente anche dai frequenti e poco chiari DPCM, sono state risolte con efficacia. Quali sono stati gli aiuti che avete ricevuto?
Il sostegno principale ed imprescindibile è stato quello dei cittadini, che con il loro comportamento hanno reso il nostro lavoro uno sforzo pienamente ripagato. I Decreti, sia quelli di chiusura che gli ultimi, prima di parziale poi di totale riapertura, sono risultati di difficile interpretazione. Il Centro Operativo Regionale è stato il riferimento a cui ci siamo rivolti per ogni dubbio sull’attuazione caso per caso delle norme nazionali.
L’operato della Protezione Civile è stato un vero lavoro d’equipe, associando alle nostre competenze quelle sanitarie dell’ospedale e del distretto sanitario. La funzione associata, che vede il nostro come un Comune capofila, ha permesso inoltre una stretta collaborazione con i Municipi dei paesi limitrofi: inviando, ad esempio, come supporto alcuni volontari di Orvieto a Giove, dichiarata zona rossa. Le associazioni cittadine hanno partecipato attivamente affiancando i nostri operatori, fondamentale è stata la distribuzione delle spese di beni di prima necessità e di farmaci alle persone a maggior rischio contagio.
Le richieste d’informazioni della popolazione e le delucidazioni sui comportamenti da tenere ritengo siano state notevoli. Avete riscontrato alcuni temi che gli orvietani hanno più a cuore?
Le domande arrivate sono state delle più disparate, dalle questioni di elevata sensibilità personale a quelle riguardanti le norme per la riapertura delle attività commerciali. Il mercato è stato molto seguito sia dall’Amministrazione Comunale che dai cittadini: è stato possibile riaprire a tutti i venditori solo in un luogo che potesse rispettare il distanziamento sociale, la caserma Piave è stata scelta come temporanea locazione dei banchi.
Si prospetta un futuro nel quale per ogni attività, manifestazione ed evento che avranno problematiche di ordine pubblico verrà richiesta la presenza costante dei vostri volontari. Siete preparati?
Già da ora, siamo stati coinvolti nel corretto e sicuro svolgimento degli esami di Stato. La nostra presenza è stata necessaria, inoltre, per la manifestazione del Corpus Domini, seppur in gran parte ridotto; sarà nuovamente indispensabile per altri eventi ragguardevoli, sia ecclesiastici, come la nomina in Duomo del nuovo Vescovo Sigismondi, sia organizzati dal Comune. Il bando di “arruolamento” di nuovi volontari emesso nel 2019 è stato molto importante, dal punto di vista numerico poiché siamo arrivati a contare circa 80 volontari della Protezione Civile, e da quello generazionale, avendo reclutato molti giovani volenterosi e disponibili.
Un ulteriore argomento che preme a molti di noi, ed al quale immagino tenga particolarmente anche lei, essendone membro del direttivo, è la Cronoscalata della Castellana.
La Castellana è una tradizione che si ripete da quasi mezzo secolo, quest’anno però abbiamo dovuto affrontare la dura ed impietosa realtà delle corse automobilistiche di montagna. L’impossibilità di svolgere gare con presenza di pubblico e l’atto di responsabilità che ci siamo dati nel reperire gli sponsor, viste le difficoltà economiche della ripartenza, si è deciso di rimandare al prossimo anno. La volontà di ricominciare a correre, sia in pista che nella vita quotidiana, ci darà la forza per superare ogni ostacolo.