ORVIETO – La Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore alla Salute, Luca Coletto, mercoledì 10 giugno ha approvato le linee di indirizzo per la ripresa delle attività sanitarie nella cosiddetta “Fase 3” dell’emergenza Covid-19, individuando le misure per contenere il rischio di trasmissione del virus e ridurre l’impatto dell’epidemia sui servizi sanitari e sociali.
Lo comunica una nota d’agenzia della Regione Umbria secondo cui, nell’attuale contesto epidemiologico l’Amministrazione Regionale ha voluto definire ulteriori linee di indirizzo da applicare nelle diverse articolazioni delle strutture sanitarie, sia in ambito territoriale che ospedaliero.
Come è noto, nella “Fase 1” a seguito dei Dcpm emanati dal Governo, erano state sospese le prestazioni programmate ad eccezione di quelle con carattere di urgenza e non procrastinabili; mentre nella “Fase 2” c’era stata una ripresa progressiva delle attività garantendo comunque la massima sicurezza per i pazienti e per gli operatori sanitari. Con la “Fase 3” sempre in seguito ai provvedimenti del Governo che contemplano la ripresa con il rispetto delle regole anti Covid, si metteranno in atto tutte le misure per garantire ai cittadini l’accesso in sicurezza e consentire a tutto il personale sanitario di svolgere il lavoro nel rispetto delle misure preventive raccomandate.
Inoltre, sarà potenziata la capacità di risposta territoriale anche nell’ambito delle cure, attraverso la piena integrazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) nelle attività dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, con la continuità assistenziale e con i distretti sanitari. Ripartiranno anche le attività delle strutture residenziali e semiresidenziali che riprenderanno anche con piani individuali e modalità diversificate per i vari soggetti in carico.
A partire dal 22 giugno, fa sapere la Regione, dovrà essere riattivata la prenotazione delle prestazioni di primo accesso con priorità D e P e degli accessi successivi laddove fossero stati sospesi, riprendendo completamente la normale attività secondo le modalità ordinarie. Pertanto, ciascuna Azienda dovrà provvedere alla corretta riorganizzazione delle Agende del CUP, tenendo conto sia del recupero delle prestazioni sospese che delle nuove prenotazioni.
Relativamente al Recupero dell’attività precedentemente sospesa, le Aziende, che nelle fasi precedenti hanno garantito le prestazioni di classe U (3 gg) e B (10 gg), rivalutando le criticità della classe D (30 gg per visite specialistiche, 60 gg per esami diagnostici strumentali), dovranno concludere la riprogrammazione e l’erogazione delle prestazioni che hanno subito una sospensione: entro il mese di luglio dovranno essere garantiti i primi accessi con classe di priorità D e gli accessi successivi (follow-up, controlli, ecc.), mentre entro il mese di novembre i primi accessi con classe di priorità P (programmata).
Per quanto riguarda gli Interventi chirurgici, le urgenze con priorità A non sono mai state sospese, mentre le urgenze B sono state rivalutate e le più urgenti sono state recuperate, le restanti B e le C verranno recuperate entro luglio e le D entro novembre.
Gli Screening oncologici sono a pieno titolo attività da riprendere tempestivamente: la ripartenza dei programmi dovrà tenere conto innanzitutto dell’esigenza di operare in completa sicurezza sia per gli operatori che per gli utenti attraverso le misure di distanziamento e la messa a disposizione dei dispositivi di protezione individuale, ma anche garantire il recupero di tutti gli inviti relativi alla programmazione di marzo e aprile, riprogettando completamente le sedute, sia per quanto riguarda il numero delle persone da invitare e il tempo di ogni prestazione, nonché la durata delle sedute stesse.
Per il capitolo “Vaccinazioni”: nella prima fase dell’emergenza l’attività dei Servizi vaccinali, è stata rimodulata, garantendo il mantenimento della chiamata attiva solo per alcune vaccinazioni.
Entro il 30 giugno le Aziende dovranno predisporre un piano d’azione ad hoc per il recupero delle dosi di vaccini non somministrate che dovrà essere realizzato prima dell’avvio della campagna vaccinale contro l’influenza.
Rispetto ai Punti Prelievo, per meglio distribuire gli accessi programmati in modo da ottenere il distanziamento effettivo delle persone, le Aziende devono valutare l’opportunità di estendere l’orario di esecuzione dei prelievi, ampliando opportunamente le fasce orarie e la distribuzione nelle stesse; prevedere inviti scaglionati in modo da non indurre attese da parte dell’utenza; aumentare le postazioni di prelievo. Inoltre, dovranno riservare posti prioritari per malati oncologici, donne in gravidanza, prelievi pediatrici, pazienti cronici.
“Senza pensiero e confronto si corre il rischio di scelte sciagurate”
L’EDITORIALE a cura di Dante Freddi Dopo un bel po’ di tempo, riprendo la collaborazione organica con orvietosi.it, il...