L’Associazione di Risparmiatori Praesidium rende noto che – giovedì 4 giugno – avrà luogo un nuovo incontro con i commissari e il direttore generale della banca popolare di Bari. “In questa riunione dovrebbe essere esplicitata la modalità con cui si terrà l’assemblea, i valori di ristoro delle azioni, il piano industriale – spiega l’Associazione – Abbiamo ritenuto opportuno inviare ai commissari la comunicazione che vi alleghiamo, riteniamo infatti che gli stessi devono ricercare un nuovo equilibrio che sia di maggior soddisfazione di tutte le parti in causa. Non vorremmo noi clienti azionisti essere gli unici a cui sarebbero proposti compensi marginali per votare si alla trasformazione a dover contribuire al risanamento con la perdita secca dei nostri risparmi”.
Di seguito il testo della missiva:
Egregi signori commissari, noi riteniamo che il successo futuro della banca sia da trovare in un equilibrio che veda equamente trattati tutti gli attori interessati. Al momento questo non sembra, per cui ci permettiamo di riportare di seguito la nostra visione e una nostra proposta per gli equilibrare il tutto.
MCC pur avendo impegnato una liquidità superiore può investire soltanto 430 milioni perché è costretta dalla commissione europea, che vuole che l’operazione sia fatta in termini di mercato, ad avere una remunerazione del capitale del 9,5%.
Il FITD è costretto a mettere 1.170.000.000 di euro; risparmierebbe comunque perché se la banca fallisse dovrebbe sborsare 4 miliardi per i depositi tutelati. Questa sembra essere la cifra che può garantire , donando la loro partecipazione a un euro a MCC, (una volta ripianate le perdite, gestito i contenziosi e ricostituito il capitale di funzionamento) la remunerazione richiesta dall’Europa.
I clienti azionisti che, portano in dote l’avviamento commerciale della banca risanata e le DTA, vedrebbero invece distrutti tutti i loro risparmi salvo una quota residuale risibile. A nessuno sfugge che molti sono diventati clienti in modo perlomeno discutibile e che sia importante per il futuro della Banca che i clienti restino tali.
Riteniamo quindi che un migliore equilibrio vada ricercato attribuendo una quota non trascurabile di azioni ai clienti che potrebbero essere vincolate per un periodo sufficientemente lungo di tempo con garanzie di verifica della corretta gestione delle stesse. Ciò permetterebbe di salvare gli equilibri patrimoniali e riconsolidare la necessaria fiducia nell’istituzione che si andrebbe a rilanciare. Vi preghiamo pertanto di voler seriamente considerare la nostra proposta nei modi e nelle forme che i vostri specialisti potranno approfondire e che siamo disponibili a discutere con voi.