di Pasquale Di Paola
La scuola che ci aspetta a settembre sarà notevolmente diversa da quella che coltiviamo nel nostro immaginario. L’emergenza sanitaria, che a metà Anno Scolastico corrente ha sconvolto tempi e modalità di attuare la didattica condizionerà, e di molto, anche il prossimo Anno Scolastico. Tutto sarà radicalmente diverso, dall’ingresso a scuola fino alla uscita della stessa al termine delle lezioni.
L’emergenza sanitaria legata al coronavirus costringerà ad usare misure straordinarie, con le classi sostituite da gruppi di alunni e con offerta didattica comunque condizionata e dettata dalla emergenza e non dalla ordinarietà. Gli esperti sono stati tutti concordi nell’individuare i momenti più a rischio contagio nell’ingresso e uscita alunni dall’edificio scolastico.
Perché sia l’entrata a scuola che l’uscita comporta un movimento di quasi nove milioni di alunni,oltre un milione di docenti e oltre centomila apparetnenti al personale ATA. Quindi sarà posta massima accortezza in questi due momenti. Gli alunni sia all’ingresso che all’uscita saranno scaglionati in piccoli gruppi, e ogni gruppo entrerà e uscirà dalla scuola in maniera scaglionata,con una precisa e rigidissima tempistica.
I banchi nelle classi dovranno avere una distanza di almeno un metro, e questo vale per tutte le classi e per tutti gli ordini di studio,dalla scuola primaria alle superiori. Sarà obbligatorio l’uso della mascherina, per alunni, docenti e personale della scuola.
Ovviamente la mascherina sarà abbassata abbassata durante le interrogazioni, nel rispetto della norma che la distanza con l’insegnante e con i compagni di classe più vicini sia di almeno due metri. Unica eccezione per i bambini della scuola dell’infanzia, per i quali la mascherina non sarà obbligatoria. L’Organizzazione Mondiale della Sanità si è espressa a tal riguardo valutando che i piccoli da tre a cinque anni farebbero troppa fatica a respirare con la mascherina.
Non sarà obbligatorio l’uso dei guanti, ma l’igienizzazione delle mani dovrà essere costante. Con lavaggio delle stesse usando sapone igienizzante almeno una volta ogni ora. Naturalmente questo è lo scenario più positivo, il quale contempla un forte ridimensionamento della curva dei contagi da qui a settembre. Cosa che permetterebbe un rientro a scuola con queste regole, rientro che a queste condizioni viene definito dagli esperti “quasi normale”.
Va da sé che in queste condizioni dovrà essere completamente ripensata la didattica nel suo insieme, sia come offerta formativa che come gestione gruppi alunni. Perché si dovranno formare piccoli gruppi, massimo otto, dieci alunni per gruppo, che andranno a prendere il posto della attuale organizzazione divisa per classi. Le lezioni saranno articolate in frazioni temporali da 45 minuti anziché 60, impiegando anche il sabato nelle scuole in cui c’è stata finora la settimana corta. Ovviamente per queste modifiche saranno necessari forti e sostanziosi investimenti in organici.
Inoltre per assicurare le misure di distanziamento sociale imposte dall’emergenza sanitaria, si sta studiando su come organizzare i lavori didattici in piccoli gruppi ciascuno dei quali occupato in diversa attività didattica. Così avremo in contemporanea un primo gruppo che farà per esempio matematica,un secondo gruppo che sarà impegnato nel laboratorio d’arte ,un terzo gruppo impegnato in attività sportiva, e così via…
Per gli studenti delle scuole superiori che nella valutazione finale dell’Anno Scolastico 2019/20 non hanno raggiunto la piena sufficienza in determinate materie,l’iscrizione all’anno successivo sara’subordinata a una prova di verifica di recupero in quelle materie. Prova di verifica che sarà sostenuta da questi studenti dal primo settembre. Si calcola che per rendere funzionale questa organizzazione “obbligata” dalla emergenza sanitaria legata al coronavirus ,entro settembre servirà assumere decine di migliaia di docenti aggiuntivi rispetto all’attuale organico,in tutti i gradi di scuola.
Il Governo si è impegnato ad assumere questi docenti con oncorsi ordinari e per soli titoli, concorsi da completare entro l’inizio del nuovo Anno Scolastico. Ovvio che le lezioni a distanza saranno ancora necessarie, in buona parte, per gli studenti delle scuole superiori. La data di inizio lezioni a settembre sarà stabilita, come tutti gli anni, su base regionale.