E’ atteso per questa mattina l’incontro tra il sindaco Roberta Tardani e il commissario straordinario dell’Usl Umbria 2 Massimo De Fino a cui farà seguito la conferenza stampa con gli oepratori dell’informazioni sui problemi della sanità orvietana e, nello specifico, sulla funzionalità del Santa Maria della Stella. Dopo il duro j’accuse del Pd, il primo cittadino, nella serata di mercoledì 13 maggio, ha commentato la nota diffusa dai consiglieri Giovannini e Mescolini come “l’ennesima presa di posizione delirante e sconclusionata”.
“Se il momento storico non fosse così grave, per l’emergenza sanitaria che stiamo ancora fronteggiando e per la dura crisi economica che ci troviamo già ad affrontare verrebbe da sorridere – commenta il sindaco – E’ veramente sconcertante, infatti, vedere come rappresentanti delle istituzioni siano totalmente scollegati con i problemi che la città sta vivendo e siano stati capaci in questi ultimi mesi di concentrare tutta la loro azione politica in sporadici comunicati stampa e interrogazioni, su argomenti già noti e ampiamente discussi, al solo scopo di creare confusione e ritagliarsi qualche scampolo di visibilità dopo un lungo letargo al quale già li avevano relegati gli stessi cittadini orvietani”.
“Fa tenerezza il tentativo di attribuirsi chissà quali risultati – aggiunge – addirittura di essere stati ascoltati, cosa a loro in realtà sconosciuta visto come la Regione, fino a qualche mese fa governata dal centrosinistra, ha trattato questo territorio. Una confusione mentale che sfocia nella contraddizione nel momento in cui da una parte mi si accusa di non aver vigilato sullo stato del presidio sanitario orvietano e dall’altra di essere stata “commissariata” dal commissario straordinario della Usl Umbria 2 De Fino per averlo invece fatto”.
“Ma l’apoteosi si raggiunge quando si legge “Orvieto e i cittadini non si difendono compiacendo i superiori di Perugia”. Addirittura! Ma da quale pulpito viene la predica? Non ho mai ignorato i problemi dell’ospedale di Orvieto, non ho mai minimizzato le criticità che si sono dovute fronteggiare durante la fase più acuta dell’emergenza. Ho semmai dovuto rimediare agli errori ereditati dal passato. E dovrò farlo ancora per molto tempo. Bontà loro…
Da oltre due mesi ininterrottamente sto lavorando, come tutti i miei colleghi sindaci, 18 ore al giorno, con le Istituzioni, centrali e regionali, per garantire la salute e la sicurezza della città. Abbiamo, con tutti coloro preposti a gestire l’emergenza, monitorato la situazione sanitaria, vigilato fin dall’inizio sulla funzionalità dell’ospedale, chiesto di intervenire sui tamponi quando si sono manifestati problemi confrontandoci direttamente con il Dipartimento Igiene e Prevenzione in un clima di positiva collaborazione. Stiamo sollecitando ora un percorso che porti al ripristino graduale delle attività ordinarie in assoluta sicurezza, viste le notizie preoccupanti che ancora arrivano dagli ospedali umbri”.
“E tutto ciò è stato fatto ben prima che arrivassero le loro “salvifiche” segnalazioni. Ho sempre comunicato con chiarezza e trasparenza il lavoro fatto e le criticità riscontrate. E’ evidente che non hanno ascoltato le mie parole e non hanno letto i miei comunicati. Molto più semplice limitarsi a guardare le immagini, accecati dal rancore e dall’odio politico”
“In due mesi di emergenza – aggiunge il sindaco – tutti coloro che hanno a cuore la città hanno dato il loro contributo concreto. Non ho ricevuto da parte dei consiglieri del Partito Democratico neanche il minimo contributo, né sul piano politico né, ancor più grave, su quello personale. In questi giorni tremendamente difficili la città e le sue forze vive stanno marciando insieme perché c’è la consapevolezza dell’assoluta necessità di restare uniti per affrontare una situazione mai vista prima. Che richiede impegno reciproco, condivisione dei percorsi, amore per la città”. “Ciascuno per la propria parte di responsabilità – conclude il primo cittadino – sta dando un contributo e nessuno ha nostalgia di assistere al solito teatrino della politica che certamente io non ho né tempo né voglia di alimentare ma che non posso certo ignorare quando vengono dette falsità. La città chiede responsabilità e chi non si sintonizza su questa lunghezza d’onda è destinato a rimanere in quarantena a lungo”.
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