Avrebbe dovuto svolgersi nel segno di Gianni Rodari nel centenario della nascita del grande scrittore e giornalista italiano, la terza edizione del “Festival Nazionale del Gioco e della Tradizione” in programma per i prossimi 22, 23 e 24 maggio 2020 ad Orvieto.
Ed invece, coerentemente con le indicazioni della UISP Nazionale di sospendere tutte le Manifestazioni, i Campionati e le Rassegne Nazionali UISP di tutte le discipline sportive fino al prossimo 31 agosto, anche l’evento organizzato da UISP Orvieto Mediotevere Aps, in collaborazione con UISP nazionale attività Giochi e UISP Umbria Aps, con il patrocinio del Comune di Orvieto, è rinviato a data da destinarsi.
“Non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno e compatibilmente con le disposizioni delle Autorità competenti in materia di contenimento del contagio da Covid-19, il Festival verrà organizzato con la sua consueta formula fatta di momenti di riflessione, convegni e workshop, e di occasioni di gioco puro con le piazze che si trasformano in “stazioni” dove allestire diverse tipologie di attività ludiche aperte ai bambini e ragazzi delle scuole e a tutta la cittadinanza – dichiara Federica Bartolini, presidente UISP Orvieto Mediotevere Aps – avevamo pensato di riposizionare il Festival in primavera, in modo da poter sfruttare al meglio le bellissime location della città di Orvieto, ci auguriamo di poterlo fare quanto prima, per i nostri bambini e ragazzi, i cittadini di tutte le età e magari per i turisti che vorranno tornare a contemplare uno scenario di ineguagliabile bellezza e pregio artistico, quale è quello della nostra città”.
“In questo momento è importante attenersi ad ogni livello nazionale, regionale e territoriale alle comunicazioni e circolari nazionali e alle disposizioni delle Autorità competenti – aggiunge Stefano Rumori, presidente UISP Umbria Aps e componente della Giunta Nazionale UISP – ringrazio tutti i dirigenti regionali e territoriali per il costante ed efficace impegno nel rapporto con le realtà associative e i soci Uisp di tutto il territorio. Quanto al Festival Nazionale del Gioco e delle Tradizione auspichiamo che quanto prima la nostra comunità possa ritrovarsi all’insegna del gioco come forma culturale, intergenerazionale e motoria di aggregazione”.
(Mara Monachino)
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