di Pasquale Di Paola
Approvato stamane (giovedì 28 maggio, ndr) in Aula al Senato, con 148 sì, 87 no, il DL Scuola n. 22/2020, con cui si disciplinano gli esami di Stato del primo e secondo ciclo, la valutazione finale degli studenti per l’anno scolastico 2019/20, si modifica il concorso straordinario secondaria per il ruolo e si introducono numerose novità per la scuola. Dal prossimo anno scolastico saranno aboliti i voti alla scuola primaria, sostituiti per gli studenti da un giudizio riportato nel documento di valutazione. La norma modifica quella introdotta dalla riforma Gelmini che prevedeva la valutazione numerica decimale nella scuola primaria, accompagnata da un giudizio sul livello di maturazione raggiunto (Legge 30 ottobre 2008, n. 169).
Il testo dell’emendamento adesso dovrà passare dall’aula, dove sarà certamente confermato, anche perché con molta probabilità sarà posta la fiducia a tutto il provvedimento. L’emendamento prevede che nella scuola primaria i bambini non possano essere considerati dei numeri. Dare un brutto voto al compito o alla interrogazione di un bambino può essere un macigno pesante da rimuovere per la psiche dello stesso, mentre una valutazione più complessiva prende in considerazione le caratteristiche del bambino. Ovviamente vanno trovate le parole adeguate e la valutazione va fatta in termini di giudizio sintetico.
Il giudizio tiene conto della specificità e della individualità di ogni singolo bambino , mentre il voto numerico livella e rende tutti uguali, anche se ci sono diverse motivazioni dietro a quel voto. Inoltre la VII Commissione Istruzione ha approvato l’emendamento per graduatorie di istituto provinciali per seconda e terza fascia.
Pertanto le graduatorie verranno riaperte e contestualmente aggiornate secondo indicazioni che saranno fornite dal Ministero dell’istruzione nelle prossime settimane. La trasformazione delle graduatorie di istituto in graduatorie provinciali era stata disposta dall’articolo 1-quater del decreto 126/2019, che modifica la legge n. 124/1999’. In parole semplici vi sarà una graduatoria provinciale distinta per posti e classi di concorso; gli aspiranti presenti nella graduatoria provinciale sceglieranno 20 scuole della medesima provincia, dalle quale saranno chiamati per coprire eventuali supplenze brevi.
La graduatoria provinciale sarà utilizzata per l’attribuzione delle supplenze al 30 giugno e al 31 agosto, in subordine alle graduatorie ad esaurimento, ossia nel caso in cui le GaE siano esaurite per mancanza di aspiranti o perché tutti i docenti inseriti sono stati già convocati. Grande delusione per i docenti precari con contratto fino al trenta giugno delle scuole di ogni ordine e grado. Era data per scontato che anche a loro fosse attribuito,anche s in forma ridotta,il bonus denominato “carta docente”. Invece, a sorpresa, la attribuzione di questo bonus ai docenti precari della scuola e’decaduto, con decisione presa dalla commissione Bilancio al Senato che dopo i rilievi della Ragioneria dello Stato, con il suo parere al maxiemendamento al dl Scuola, ha chiesto lo stralcio di questa norma. La misura, inserita durante l’esame in commissione Istruzione, prevedeva che per il 2020 la carta del docente fosse estesa agli insegnanti con contratto almeno fino al 30 giugno 2020 anche se con un budget ridotto di 300 euro rispetto ai 500 dei colleghi di ruolo nelle scuole statali.