ORVIETO – L’emergenza COVID-19 ha riguardato in maniera significativa il territorio della Zona Sociale n. 12 e in modo particolare il Comune di Orvieto che si è trovato ad affrontare oltre alle situazioni sanitarie, tutti quei contesti di per sé già fragili, che hanno rischiato di amplificarsi a seguito dell’isolamento sociale ed economico che si è prodotto. Nell’ambito di tale emergenza un ruolo attivo è stato svolto dall’Ufficio della Cittadinanza della Zona Sociale n. 12 che, in virtù della propria mission ha continuato a sostenere e supportare la comunità.
Cardine delle attività dell’ufficio, quale livello essenziale del welfare leggero, è la funzione di cerniera tra il sistema pubblico, la rete dei servizi territoriali e la comunità locale, con l’obiettivo di intercettare i bisogni dei cittadini, promuovere azioni di prevenzione, attivare le risposte possibili per accompagnare le persone fragili o in difficoltà verso il recupero della propria autonomia.
Il 2° Piano Sociale Regionale, come è noto, identifica e riqualifica gli Uffici della Cittadinanza quali nodi della rete dei servizi territoriali in grado di operare sul fronte dell’informazione al cittadino, dell’ascolto, dell’accompagnamento nelle situazioni di fragilità, della promozione della rete tra servizi e organizzazioni formali e non formali attivi nella comunità territoriale.
“In questo contesto si è inserita” – afferma l’Assessore alle Politiche sociali e Servizi sociali, Angela Maria Sartini – l’attivazione dello Sportello d’Ascolto Psicologico realizzato con la collaborazione dell’Associazione di volontariato ‘Psicologi per i Popoli’ – ODV, associazione umbra già attiva sul territorio in altre situazioni di emergenza come il terremoto del 2016, che ha offerto un servizio di ascolto e supporto gratuito per chi ne ha avuto bisogno”.
Il servizio è stato attivato a partire dal 25 marzo su 3 giornate settimanali prestabilite e, ha registrato numerose chiamate da parte di persone di tutti i Comuni della Zona Sociale 12, mettendo in evidenza sia il peggioramento delle situazioni emotive di chi soffriva di disturbi pregressi, sia facendo emergere nuove situazioni di angoscia e forte preoccupazione per la situazione critica in atto.
Così come riscontrato attraverso servizi simili attivati a livello nazionale, le richieste di assistenza sono pervenute da più tipologie di persone: disoccupati, casalinghe, pensionati, giovani madri, lavoratori in crisi per l’incertezza economica a supporto del proprio nucleo familiare, a testimonianza del fatto che l’emergenza COVID-19 ha riguardato emotivamente ogni strato della comunità.
Il servizio è stato sostituito dal Numero verde di supporto psicologico 800.833.833, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 24 istituito dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile. Oltre 2mila professionisti specializzati, psicologi, psicoterapeuti e psicoanalisti risponderanno al telefono, oppure on line, alle richieste di aiuto.
Il servizio sarà sicuro e gratuito ed organizzato su due livelli di intervento: 1) ascolto telefonico e 2) ascolto approfondito e prolungato nel tempo http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5395&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto
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