ORVIETO – Il Comune di Orvieto procede alla rinegoziazione dei prestiti in ammortamento al 1° gennaio 2020 concessi agli enti locali, inclusi quelli già oggetto di precedenti programmi di rinegoziazione, alle condizioni, nei termini e con le modalità specificate nella circolare della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. n. 1300 del 23 
aprile scorso secondo cui, la rinegoziazione dei mutui può essere disposta, anche nel corso dell’esercizio provvisorio, mediante deliberazione dell’organo esecutivo.
“L’operazione di rinegoziazione deliberata dalla Giunta Comunale – spiega l’Assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo – è finalizzata ad una migliore gestione dei flussi di cassa già a partire dal corrente anno necessari per una migliore gestione delle straordinarie esigenze dovute al COVID 19. L’operazione sarà perfezionata mediante la stipula tra il Comune di Orvieto e la CDP di un contratto reso disponibile sul portale della stessa Cassa DP. Il redigendo bilancio di previsione 2020-2022 terrà conto delle risultanze di tale rinegoziazione”.
“Il Comune di Orvieto – aggiunge – ha aderito anche alla procedura di sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui in essere in scadenza nel 2020, disciplinata dall’Accordo Quadro sottoscritto il 6 aprile u.s. tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e l’Unione Province d’Italia (UPI) che consente agli Enti Locali di disporre di liquidità aggiuntiva per sostenere la riduzione delle entrate e le maggiori spese conseguenti agli effetti indotti dalla diffusione del COVID-19.
L’accordo, contiene le linee guida in base alle quali le banche aderenti possono procedere alla sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui, in scadenza nell’anno 2020, erogati in favore degli Enti Locali, e fa riferimento alle iniziative decise dal Governo a sostegno della finanza locale nella gestione dell’emergenza sanitaria e di ripresa delle attività produttive. Il piano di ammortamento dei prestiti sospesi slitterà in avanti di un anno, al tasso contrattuale vigente”.
