VITERBO – Si è svolta venerdì 15 maggio, la seconda conferenza online organizzata dall’Università degli Studi della Tuscia nell’ambito del Festival della Scienza e della Ricerca, dal titolo “COVID-19: il futuro della ricerca scientifica nel dopo pandemia”.
Una tavola rotonda durante la quale è stato affrontato, dai punti di vista di diverse discipline, un tema ampio e complesso. Ha partecipato il professor Walter Ricciardi studioso ed esperto dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, rappresentante del governo italiano nell’OMS e consigliere del ministro della salute Roberto Speranza. Con lui i professori dell’Università degli Studi della Tuscia Alessandro Ruggieri, ex-Rettore dell’Ateneo e componente di LazioLab, il team di esperti che la Regione Lazio ha formato per disegnare la ripartenza economica della Regione, Giorgio Prantera direttore del DEB e Tiziana Laureti direttrice del DEIM. Dopo la presentazione dell’incontro da parte della Ines Delfino, professoressa di fisica applicata e delegata del Rettore per le attività connesse al festival, il rettore dell’Unitus Stefano Ubertini ha ricordato la straordinaria risposta del sistema universitario all’emergenza Covid-19, sia sul fronte della didattica che della ricerca, ma non solo. Ha anche sottolineato l’impegno della Università a supporto della comunità, che mette a disposizione competenze, strumenti ed infrastrutture, come nel caso del gruppo I-SUM (Indicazioni e Servizi Unitus per le Mascherine).
E’ un gruppo interdisciplinare costituito proprio all’interno dell’ateneo viterbese per supportare le aziende che producono mascherine in questo momento. Il professor Ruggieri ha introdotto il tema lasciando poi la parola al professor Ricciardi che ha ricordato, tra l’altro, quanto sia riuscita a fare la ricerca scientifica nel tempo per migliorare la qualità della vita degli italiani dal dopoguerra ad oggi. Ha poi evidenziato che solo con una incessante e impegnata ricerca si è riusciti a “conoscere” il Covid-19. Indispensabili, secondo Ricciardi, adeguati finanziamenti pubblici per la ricerca di base. “L’accessibilità dei dati – ha sottolineato Ricciardi , – è uno strumento di democrazia; la vera certezza della scienza è il metodo scientifico. Importante è anche la collaborazione tra tutti i ricercatori per fronteggiare il comune avversario. La discussione è proseguita. Sono stati affrontati diversi aspetti legati alla ricerca nel mondo “prima pandemia dell’epoca dei social media”. Imparare a discriminare tra il vero ed il falso e impegnarsi nella ricerca della verità sono compiti di ognuno di noi“. Questo è stato un forte messaggio emerso dalla conferenza. “Il futuro sarà forse più roseo se si lascerà più spazio alla ricerca scientifica ed alla formazione, basata anche sui risultati di queste ricerche. Il primo passo, però, è continuare a fare, come fatto fino ad ora, sacrifici, seguire le indicazioni e prestare le dovute attenzioni perché dobbiamo conquistare questo futuro non ancora arrivato. Non siamo ancora nel dopo pandemia”. Ha ricordato il professor Ricciardi. La conferenza online è stata trasmessa in diretta sul canale YouTube dell’Ateneo (bit.ly/unitus-video) dove è ancora disponibile per chiunque voglia seguirla, seppur in differita, ed approfondire i molti interessanti temi affrontati.
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