La riunione della conferenza dei capigruppo prevista per venerdì 3 aprile alle 18 è stata spostata a martedi prossimo 7 aprile. Nella precedente riunione sembrava acclarato che le riunioni fossero a cadenza al massimo settimanale se non prima, come avevamo richiesto e sembrava concordato, e in coincidenza con la riunione del COC (Centro Operativo Comunale).
Questa dilazione non avrebbe importanza se tutto funzionasse. Ma non è così. Noi ritenevamo e riteniamo urgente capire alcune cose importanti: quale è la curva epidemiologica reale?; quali test si fanno e quale strategia viene attuata: si punta ad individuare gli asintomatici positivi con il tampone e si cambia strategia di isolamento in famiglia oppure si fanno i test sierologici per una ricerca statistica di diffusione del virus?; c’è un piano di prevenzione a tutela degli anziani nelle case di riposo e in famiglia o siamo ancora al non si sa quando e come? A che punto siamo con le dotazioni dei presìdi sanitari a tutela degli operatori? A che punto siamo con la convenzione per le strutture di supporto extraospedaliere? Questi problemi non si conciliano con lentezze, titubanze, attese e arte dell’arrangiarsi.
Ci siamo messi subito in posizione di assoluta collaborazione, ma registriamo con rammarico che questo atteggiamento non viene considerato né doveroso sul piano istituzionale né utile sul piano pratico. Eppure abbiamo dato una mano sia rispetto all’impostazione sia rispetto alla velocizzazione sia rispetto alla ricerca delle strutture extraospedaliere. Noi continuiamo a collaborare perché questa tragedia non riguarda partiti, movimenti, maggioranze e minoranze. Riguarda la comunità, punto e basta. E se qualcuno pensa di fare da sé poi dovrà spiegare più che a noi ai cittadini le ragioni di una gestione largamente insoddisfacente.
Chiediamo dunque che ci sia chiarezza sulle strategie sia per fronteggiare l’emergenza che per uscirne. Chiediamo un’accelerazione delle attività e della messa a disposizione dei materiali che servono nelle diverse situazioni. Chiediamo che ci sia e si veda un’organizzazione non solo efficiente ma che dia sicurezza ai cittadini.
Insomma, si devono certo rispettare le regole da parte di tutti, si deve certo stare a casa, ma non basta più dire “State a casa!”. Ci vuole di più, molto di più! Qui sul territorio. E bisogna dirlo forte anche all’assessore Coletto che non accettiamo di essere messi ai margini anche in questa situazione. Vogliamo vedere con chiarezza un cambio di strategia efficace e di efficienza operativa.
I consiglieri
Cristina Croce, Martina Mescolini, Franco Raimondo Barbabella, Giuseppe Germani, Federico Giovannini