La sciarpa della condivisione dell’accoglienza, della solidarietà e delle pari opportunità, ideata dalla commissione per le pari opportunità del Comune di Narni, racconta la storia di tante donne. Da novembre il lavoro delle sferruzzatrici, donne giovani e meno giovani di ogni condizione sociale, culturale e professionale, ha restituito una sciarpa lunga oltre 30 metri che ora si arricchisce di una rosa con una corolla di un metro di diametro.
“In questo periodo in cui tutti sappiamo e dobbiamo restare a casa del Covid-19 si sta ancora lavorando, usando la fantasia e i materiali disponibili in casa – dice Mariacristina Angeli, presidente della commissione e dell’associazione Minerva. Nasce così il fiore simbolo della femminilità, la rosa della resilienza, della condivisione e dell’attesa, che porta con se i colori della speranza”. Oltre 100 le donne che hanno accolto l’invito e ci hanno lavorato.
“Si possono fare anche applicazioni all’uncinetto o in feltro o altra stoffa, che poi applicheremo tutte insieme sulla sciara: piccoli fiori, pon pon, cuoricini, quello che si vuole. Nel momento in cui si avrà il lavoro in mano si sentirà di non essere sole davanti a questa assurda situazione che ci è piombata addosso e il lavoro assorbirà tensioni e malinconia e si arricchirà di nuove storie”. La sciarpa sarà protagonista di una scena del prossimo spettacolo teatrale della “Compagnia del Faro” del centro diurno il Faro Usl Umbria 2 Narni, in fase di preparazione con la regista Cristina Rossini.
Chi volesse contribuire alla sciarpa della condivisione può chiamare il 333 9144745