ORVIETO – Nonostante un’emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova tutto il mondo, accadono anche storie a lieto fine. Come quella che ha voluto racontare Piero Cambi a difesa dell’operato dei medici del Santa Maria della Stella. “Ieri abbiamo dovuto chiamare il 118 perché mia moglie di 88 anni era in condizioni di salute, precarie – racconta Piero – non si trattava di Coronavirus ma non riusciva a riprendersi.
Gli addetti del 118, sono intervenuti quasi subito. Visitando mia moglie hanno creduto opportuno di ricoverarla in ospedale. Dopo la Tac, L’Elettrocardiografia, Analisi, e Flebo, l’anno dimessa”. “Durante la cena, mia moglie non ha fatto altro che esprimersi, sull’amabilità, pazienza e professionalità dei medici, infermieri e portantini, di questo ospedale – continua a raccontare – nei suoi confronti”. Per questo, Piero rivolge un sentito ringraziamento a tutti i medici dell’opsedale di Orvieto. “Ho 93 anni e mai come adesso ho avuto paura di perdere la mia compagna di vita da 66 anni. Li ringrazio con ancora le lacrime agli occhi”.
Ordinanza emergenza caldo, Cgil, Cisl e Uil: “In ritardo ma nella giusta direzione per la tutela dei lavoratori”
Emergenza caldo, anche la Regione Umbria ha emanato l'ordinanza con misure di prevenzione per l'attività lavorativa nel settore agricolo...