“Dal 1 gennaio al 15 aprile nel settore del trasporto pubblico abbiamo recuperato in parte il tempo perduto con circa un centinaio di complicatissimi pagamenti di fatture a carico di Province e Comuni per un importo complessivo di oltre 28 milioni di euro e dato disposizioni per liquidare tutte le fatture relativamente al primo bimestre del 2020 non interessato dalla drastica riduzione delle corse”.
L’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche, ha fatto oggi il punto sulla situazione, anche economica, dei trasporti pubblici nella nostra Regione. “Oltre 7 milioni sono andati a Trenitalia, 15,5 milioni alle tre aziende scarl che gestiscono la gomma, 5 milioni alle aziende per acquisto autobus e 385.000 per agevolazioni tariffarie agli studenti universitari arretrati di anni.
erto, quanto alla definizione delle pendenze pregresse ed alla riorganizzazione complessiva della gestione dei servizi c’è ancora molto da fare ma sono convinto che da qui alla fine del 2021 gran parte dei problemi che hanno visto la Regione finire, non sempre positivamente, sulle prime pagine dei giornali, saranno un ricordo del passato e di questo ringrazio tutti coloro che si stanno adoperando con professionalità per conseguire questo risultato storico. La situazione organizzativa del settore Infrastrutture e Trasporti della Regione ereditata all’atto dell’insediamento della nuova giunta – sottolinea Melasecche – è senza ombra di dubbio la più problematica fra tutti i rami della amministrazione regionale.
Direttore, dirigente e funzionario dell’ufficio finanziario tutti in quiescenza, quindi azzerata quasi totalmente la catena di comando ma in parte anche quella operativa. Un pregresso debitorio pesantissimo di circa 30 milioni, un disavanzo corrente annuo altrettanto problematico di oltre 15, una confusione totale pregressa dovuta a dieci anni di follie da vacche grasse in cui evidentemente la vecchia politica si trovava a proprio agio, indecisa a tutto. Per non farsi mancare nulla – aggiunge l’assessore -, abbiamo decreti ingiuntivi, indagini della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica in corso che mi auguro si concludano nel nulla almeno per tecnici ed impiegati che vedo operosi e seri. Ho trovato anche finanziamenti bloccati da lustri a causa della mancata rendicontazione da 15 anni delle spese effettuate dal tourbillon delle società che si sono succedute nella gestione della ex FCU.
Un contratto di programma Regione/RFI che paragonare al libro dei sogni è poco, visto che gran parte della dorsale ferroviaria regionale è da rifare, dall’armamento alle tecnologie obbligatorie quanto costosissime, in assenza delle quali, l’Umbria rischia di dover chiudere anche l’unica tratta oggi in funzione, quella da Città di Castello a Perugia. Ricordo ancora – prosegue Melasecche – il consiglio appassionato di un amico esperto che mi sconsigliava assolutamente di assumere una sfida così temeraria da far tremare i polsi anche ad una vecchia volpe della buona amministrazione pubblica quale poteva il sottoscritto apparire. Senza nulla togliere ovviamente ai vari dirigenti, tecnici ed impiegati che hanno comunque onorato il ruolo ricoperto. Ciò che è mancata è fondamentalmente è stata la Politica.
Eppure in pochi mesi molte cose stanno cambiando – aggiunge l’assessore -. La struttura è stata rinforzata con dirigenti e funzionari competenti, i problemi sono stati uno ad uno analizzati, alcuni risolti, gli interessi degli umbri sono stati difesi in ogni occasione con fermezza e molti problemi sono oggi avviati a soluzione. Il cammino è lungo e periglioso ma i segnali di cambiamento sono molti e significativi. Un aspetto fra i molti però credo sia doveroso evidenziare perchè in tempi di coronavirus, in cui le aziende private che gestiscono sia la gomma che il ferro ed i loro dipendenti si trovano a pagare costi altissimi a causa della mancanza di liquidità dovuta alla riduzione drastica delle corse, il settore Trasporti della Regione ha fatto di tutto per onorare i propri impegni ed effettuare tutti i pagamenti tecnicamente possibili onde evitare fra i gestori tracolli aziendali o sofferenze pesanti. Per il momento si sta lavorando, in piena collaborazione con le aziende della gomma e del ferro, alla ripresa graduale delle corse nell’attesa che il Governo si esprima chiaramente nei riguardi dei mancati introiti dovuti alla pandemia in corso. Come Regione, saremmo ben lieti di poter liquidare le future fatture nel caso giungano quei finanziamenti richiesti allo Stato che dovrebbero coprire servizi non resi. Con le finanze in condizioni difficili, con la legge che consente i pagamenti solo a fronte di prestazioni effettuate e certificate da Comuni e Province non potremmo diversamente andare oltre lo sforzo fin qui effettuato.
A questo proposito – conclude l’assessore Melasecche -, va sottolineato come la Presidente Tesei è in prima linea nel sollecitare la politica nazionale nel far fronte ai propri doveri per cui sono fiducioso che da qui a pochi giorni possa sbloccarsi la situazione in modo che anche tutti i lavoratori del TPL possano avere quanto loro spetta e che chiedono ripetutamente. La Regione farà tutto quanto il possibile sia per trasferire i relativi finanziamenti sia perché i servizi dei trasporti possano riprendere a funzionare al meglio trainando la ripresa generale”.
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