Una corretta alimentazione e uno stato nutrizionale ottimale rappresentano elementi che permettono a tutte le persone una migliore resilienza in presenza di situazioni patologiche anche collegate ad agenti infettivi. Ciò è valido anche per i malati di SARS-CoV-2 che, a causa della gravità dei sintomi, necessitano di terapie invasive e degenze lunghe e ai quali si prospettano successivamente periodi di riabilitazione impegnativi.
“I pazienti SARS-CoV-2 positivi – spiega il dr. Marco Tonelli, presidente ANDID – Associazione Nazionale Dietisti e Dietista presso il Servizio di Diabetologia Aziendale dell’Azienda Usl Umbria 2 (direttore dott. Massimo Bracaccia) – ricoverati e sintomatici risultano esposti ad una aumentata probabilità di danni ed eventi avversi correlati alla malnutrizione e sono da considerare tutti ad alto rischio nutrizionale: richiedono cioè una precoce valutazione per l’avvio di un adeguato supporto nutrizionale”.
ANDID, Associazione Nazionale Dietisti, ha elaborato un documento che intende offrire indicazioni pratiche per l’assistenza nutrizionale a persone con infezione in atto e ricoverate in area di alta complessità assistenziale, nel rispetto delle evidenze scientifiche e delle competenze di medici e dietisti che si occupano di nutrizione nell’ambito del percorso assistenziale dei malati di SARS-CoV-2. “L’auspicio – conclude il dr. Tonelli – è che possa essere uno strumento utile in tutti i setting ospedalieri coinvolti nell’assistenza di questi pazienti”.
ANDID – ASSISTENZA NUTRIZIONALE NEI PAZIENTI OSPEDALIZZATI SARS-CoV-2 POSITIVI