Le 25 vasche, che complessivamente contengono circa 20.000 litri d’acqua, ospitano circa 30 specie di pesci, anfibi e crostacei, ricreano tutte acque ferme e correnti del nostro territorio. L’Acquario, insieme al Museo Territoriale del Lago di Bolsena, prevalentemente archeologico, è ospitato nella medievale Rocca Monaldeschi della Cervara, e a maggio compirà 9 anni.
Era il 2011, infatti, quando la struttura pubblica di proprietà della Provincia di Viterbo, progettata, realizzata e gestita direttamente dall’Assessorato all’Ambiente, apriva i battenti. Immutata, la filosofia di fondo.
“Quella – spiega il direttore, Paolo Andreani – di ricreare alcuni ambienti naturali e consentire un contatto diretto tra i visitatori e le specie generalmente sconosciute alla maggior parte delle persone”.
Carpe, lucci, gamberi e trote sono solo alcuni dei protagonisti del percorso espositivo che comprende una grande vasca tattile e che, con l’ausilio degli operatori, permette di prendere confidenza con specie e ecosistemi poco noti. Vanno in questa direzione le numerose attività didattiche di approfondimento per le scuole primarie e secondarie per ora sospese.
Non appena sarà passata l’emergenza Covid-19, sarà possibile riprendere regolarmente anche la ricerca scientifica che, seppure contenuta, è stata avviata e sta crescendo costantemente. Una linea d’azione che coinvolge sia ambiti legati all’acquariologia, come l’allevamento delle specie e lo sviluppo di tecniche e impianti innovativi, sia l’allevamento di pesce di interesse commerciale da immettere poi nel Lago di Bolsena.
“Il messaggio che il percorso propone – spiega il direttore – è legato all’ecologia delle acque interne, con particolare attenzione alle dinamiche naturali, ai processi biologici, all’impatto dell’uomo, visto come inquinamento delle acque o come immissione di specie non locali”. Proprio per fare conoscere i pesci invasivi più pericolosi per i nostri ambienti è stata completata una nuova sezione di pesci tropicali con tilapie, pesci gatto ed altre specie.
Adesso l’auspicio è che si torni presto a visitare l’Aquario a partire dalla scenografica sorgente fino alla foce del fiume, passando per la palude e il lago, perfettamente ricostruiti. Per il futuro, l’Acquario di Bolsena, vuole confermarsi come una delle eccellenze locali nella didattica cercando in ogni momento di scambiare esperienze con le altre realtà simili, museali, accademiche o le riserve naturali della Provincia.
La didattica si continuerà a basare sull’uso si supporti informativi interattivi – video, audio, touch screen, collegamenti diretti al web – che, oltre alle visite guidate, propone vere e proprie passeggiate nella natura durante le quali poter osservare da vicino gli habitat riprodotti fedelmente grazie all’utilizzo di tecnologie moderne e molto sofisticate.
Per ulteriori informazioni:
346.4290767 – acquariodibolsena@hotmail.it
www.acquariobolsena.it