Anche in una situazione così preoccupante e piena di incognite è essenziale rendere trasparente il dibattito pubblico e rispettare le regole istituzionali. Per questo abbiamo sollecitato con chiarezza la soluzione dei problemi che riteniamo urgenti, rivolgendoci prima, come d’obbligo, agli organi comunali e poi, date le eccessive dilazioni di tempo e le non risposte, direttamente all’assessore Coletto. Sono intervenuti con noi esponenti regionali e alcuni sindaci, cosicché i problemi del nostro territorio hanno assunto l’importanza che da tempo avrebbero dovuto avere.
L’assessore ha risposto tempestivamente e di questo lo ringraziamo con sincerità. Ha dato certo una risposta parziale solo su alcuni aspetti (la somministrazione dei tamponi, il programma di screening e di assistenza) trascurandone altri (le strutture extraospedaliere, la richiesta dei dati disaggregati per territori), ma resta il fatto che una risposta comunque l’ha data e si è preso degli impegni.
Noi non diciamo che è merito nostro, non siamo a caccia di meriti, ma che abbiamo fatto bene a sollecitare direttamente l’assessore ne siamo convinti, perché ora almeno due cose le sappiamo: 1. Che i ritardi c’erano, le difficoltà degli operatori pure, i cittadini trascurati anche. Non si trattava di nostre esagerazioni e manie di protagonismo. 2. Che ora ci sono almeno alcuni impegni, che noi consideriamo però solo un punto di partenza di un percorso ancora in salita.
Un passo in avanti dunque, seppure parziale. Ora si tratta di proseguire su questa strada di concretezza e di continua implementazione degli sforzi. A noi interessa questo. Non ci interessa invece seguire chi per propaganda ci vorrebbe trascinare sul piano della politica fatta con la logica del tifo calcistico.
Tanto meno, per rispetto delle sofferenze delle tante persone colpite direttamente o indirettamente dalla malattia e dell’impegno dei diversi operatori e volontari, accetteremo di rispondere a frasi che offendono chi le ha pronunciate. Non si dica più che tutto funziona, perché troppi episodi dimostrano il contrario. Non si dica più che le minoranze strumentalizzano perché è qualcun altro che giornalmente lo fa
I consiglieri
Cristina Croce, Martina Mescolini, Franco Raimondo Barbabella, Giuseppe Germani, Federico Giovannini