di Valeria Cioccolo
Un grande messaggio di coraggio e di affetto arriva in questi giorni che precedono la Pasqua dai ragazzi della Cresima (della parrocchia di Ciconia). In questi giorni di lontananza, pur avendo sospeso gli incontri in presenza, hanno trovato un modo insieme ai loro catechisti e animatori, per stare insieme, anche se solo virtualmente, in attesa che torni il sereno nella vita di tutti. E in questi incontri attraverso le chat video (WhatsApp) che ormai sono entrate a far parte della nostra quotidianità, hanno deciso che insieme potevano incoraggiare chi in questo tempo combatte in prima linea per aiutare gli altri sostenere chi si trova in solitudine.
Attraverso le loro parole e i disegni hanno innalzato così questo grande Grazie! poi inviato tramite messaggi virtuali agli operatori sanitari che operano in diverse strutture dell’Umbria e del Veneto, una delle regioni più colpite in Italia. E sono arrivate molte risposte commosse da questo gesto dei nostri giovani della parrocchia, che dimostra la loro ammirazione per quelli che sono a ragione gli Eroi del nostro tempo, come ricorda sempre anche Papa Francesco.
“Ci siamo chiesti – dice Suor M. Luisa una delle coordinatrici e catechiste – cosa potevamo fare a distanza per sentirci vicini e far sentire ad altri che ci siamo. I ragazzi sono stati meravigliosi, hanno aderito all’ idea e ne sono stati entusiasti. Il ‘distanti ma uniti’ che sentiamo ripetere vuol dire anche gesti come questo, per sostenere chi lavora e mette a rischio la propria incolumità, o è solo”.
Ed anche per tutti gli anziani spesso provati e in solitudine, alcuni bigliettini virtuali dei ragazzi, con il loro messaggio di vicinanza. “Carissimi, alcuni dei nostri ragazzi del I anno Cresima (5a elementare) vi mandano questi messaggi, vogliono dirvi che vi vogliono bene. Non sentitevi soli, avete ora dei nipotini virtuali che vi pensano. Noi, loro catechiste e animatori, sappiamo come possa essere difficile per voi vivere questo periodo, il timore che provate, l’incertezza che vi turba, la voglia di piangere… Vorremmo poter asciugare le vostre lacrime, magari quelle lacrime che scendono dritte al cuore e non volete far vedere, lo faremo col nostro affetto ma soprattutto con la nostra preghiera al Signore e alla Madre sua perché vi consolino e ci facciano vedere e aspettare un nuovo giorno”, questo il messaggio dei catechisti che accompagnava la lettera dei ragazzi ai nonni e alle nonne, mentre agli opertori (cui hannio scritto quelli di 2° media) così hanno detto
“Carissimi, uomini e donne, suore e sacerdoti che in quest’ora così difficile avete cura di quella parte di umanità fragile, sola e lontana dagli affetti, il nostro grazie si aggiunge a quello di questi ragazzi e ragazze. Nella nostra preghiera voi avete uno spazio particolare, chiediamo al Signore per voi, per le vostre famiglie e soprattutto per la vostra salute.” E in questa settimana che precede la Pasqua anche un bel gesto come questo riscalda i cuori. In attesa di trovarci di nuovo vicini.