Nella zona rossa di Giove son stati effettuati 900 test sierologi sull’intera popolazione, a questi vanno aggiunti i quasi 500 tamponi svolti nei giorni scorsi.
Si tratta ora di intrecciare gli aspetti sanitari (persone positive individuate) con le condizioni socio-economiche e abitative, onde evitare la scarsa efficacia dei provvedimenti di isolamento necessari. In questa direzione vanno le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità, ribadite in alcune interviste dal prof. Brusaferro e dal “Piano Epidemia Covid 19- la gestione della fragilità indotta dal Covid-19” presentato dalla Regione Umbria lo scorso 23 aprile (strutture Covid a bassa intensità) peraltro in alcuni casi già individuate con i sopralluoghi di asl, comuni, vigili del fuoco protezione civile.
Si tratta di un primo approccio di governance a questa emergenza, per arrivare ad una vera e propria strategia operativa. Il tavolo regionale del COR, per l’attuazione di tale strategia, non può esimersi dal comprendere tutte le componenti che hanno operato sul campo in questa prima fase emergenziale, In primo luogo per quanto ci riguarda il volontariato, che anche in questa occasione ha dimostrato tutta la sua strategicità all’interno del sistema di P.C.
“Internet Satellitare: una grande opportunità per le Aree Interne dell’Umbria”
L'Umbria, con oltre il 60% del suo territorio costituito da piccoli comuni, si presenta come una delle regioni italiane...