ORVIETO – Un argomento che ha trovato spazio nel dibattito tra i consiglieri comunali riunitisi in modalità telematica nella seduta consiliare del 10 aprile è stata l’emergenza sanitaria in atto. In particolare il capogruppo del Partito Democratico Martina Mescolini ha chiesto al sindaco di relazionare “anche sommariamente sull’attuale situazione dell’Ospedale” rispetto al quale la consigliera ha già presentato un’interrogazione che avrà risposta scritta. “Chiedo inoltre di chiarire – ha aggiunto Mescolini – se il nosocomio è attualmente attivo per l’emergenza-urgenza”.
La situazione al Santa Maria della Stella
“Sulla situazione organizzativa dell’Ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto – è intervenuta il sindaco Tardani – ho risposto più volte io e ha risposto ufficialmente anche la direzione sanitaria. L’ospedale di Orvieto è considerato No COVID ma da qualche giorno la terapia intensiva è completamente occupata da pazienti Covid a causa della carenza di disponibilità degli altri ospedali regionali. E’ stata identificata un’area di osservazione di pazienti sospetti per infezione da coronavirus con una capienza di 10 posti letto. Sono stati al momento accorpati i reparti di chirurgia, ortopedia, riabilitazione.
E’ sospesa l’attività chirurgica programmata mentre l’attività chirurgica di urgenza è mantenuta, compatibilmente con la disponibilità della terapia intensiva. L’area materno infantile continua a svolgere l’attività. Si sta pensando di ripristinare totalmente l’emergenza-urgenza non appena i pazienti contagiati dal Coronavirus, ricoverati in terapia intensiva, potranno essere trasferiti negli ospedali Covid. Le attività ambulatoriali ordinarie sono sospese, sono mantenute le urgenze. Le attività dei Laboratori Analisi sono effettuate per oncologici, gravidanze, pazienti in terapia anticoagulante”.
Effettuazione dei tamponi
Altro nodo fondamentale in questa emergenza sanitaria riguarda l‘effettuazione dei tamponi. “Vorrei sapere lo stato dell’arte sul nostro territorio relativamente alla esecuzione dei tamponi anche presso le strutture per anziani” ha chiesto la consigliera Silvia Pelliccia (Gruppo “Lega – Salvini per Orvieto”).
“E’ un argomento giustamente molto dibattuto. Dal 10 marzo ad oggi sono state eseguiti 624 tamponi nel Distretto di Orvieto – ha risposto il sindaco – di cui 199 positivi (Positivi non sono cittadini positivi ma risposte dei tamponi. Ad uno stesso paziente possono essere stati fatti più tamponi), 467 negativi e 38 indeterminati. C’è stata nell’ultima settimana una implementazione nei tamponi tant’è che dal 28 marzo ad oggi sul territorio ne sono stati effettuati 264 (35 positivi, 210 negativi, 19 indeterminati). Posso anticipare che verrà implementato di due unità il personale del distretto per implementare ulteriormente la procedura e sin dai prossimi giorni verranno fatti i tamponi a tutti gli operatori e agli ospiti delle 23 residenze presenti sul territorio”.
“Sulla questione dei tamponi ho capito che c’è stato l’aumento dell’impegno da 25 a 50 tamponi al giorno – è intervenuto il capogruppo “Prima gli Orvietani” Franco Raimondo Barbabella – Poiché, nel corso delle settimane, nelle diverse regioni è andata avanti l’idea che questo sia lo strumento per capire l’andamento del contagio e poiché noi Consiglieri abbiamo il diritto di esercitare il nostro ruolo, gradirei che ci fossero messi a disposizione i dati epidemiologici precisi per un confronto tra la nostra zona, la provincia e la regione. Chiedo anche che l’uso dei tamponi sia diffuso il più possibile perché mi sembra che per le case di riposo ci sia un ritardo preoccupante”.
“Il problema del ritardo nell’esecuzione dei tamponi non è locale né provinciale né regionale, ma nazionale – ha risposto il sindaco Tardani – Ovviamente è in atto una emergenza a cui nessuno era preparato. Sappiamo che tutte le regioni si stanno allineando secondo criteri non sempre omogenei e comunque è ancora aperto il confronto. Al momento è stata già aumentata la possibilità di fare tamponi, quindi stiamo andando verso una fase più puntuale. Per le case di cura e di riposo, in questo momento c’è la possibilità di intervenire dapprima sulle situazioni dove si è registrata maggiore criticità, poi a tappeto su tutte le altre strutture. I tamponi saranno fatti anche per il personale carcerario”.
Assembramenti al Centro Analisi di Orvieto Scalo
Altro argomento di cui si è parlato in consiglio è stato sollevato dal consigliere Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”). “Alcuni cittadini – ha detto – ci hanno segnalato situazioni di assembramento presso il Centro Analisi di Orvieto scalo e il fatto che il personale è sprovvisto dei dispositivi di protezione”. “Il Laboratorio Analisi presso il ‘Borgo’ lavora su prenotazione – è stata la risposta del primo cittadino – All’interno del Distretto non entra nessuno, se non uno alla volta sotto il controllo di una guardia giurata. Tutto il personale è dotato di dispositivi di protezione. La situazione del ‘Borgo’ è quindi assolutamente sotto controllo. L’unica cosa che era stata segnalata è che fuori della struttura si concentravano diverse persone in attesa”.
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